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KME, scatta lo sciopero e il presidio dalle 10 alle 12 in via de' Barucci. Fiom preoccupata

foto di archivio

I dipendenti della KME di Firenze hanno appreso da siti web che la Direzione della multinazionale, leader mondiale nella produzione di semilavorati in rame e ottone, cerca in Germania profili amministrativi uguali a quelli presenti a Firenze, lasciando intendere l'intenzione di riallocare in territorio tedesco parte del lavoro ad oggi svolto dal Centro Direzionale fiorentino.

La notizia ha creato un forte allarme tra i 105 lavoratori di Via dei Barucci, già colpiti peraltro da una riduzione d’orario di lavoro pari a 8 giorni mensili a dipendente.

Pertanto la Fiom Cgil di Firenze, unitamente alla Rsu del Centro Direzionale, ritenendo grave e inopportuno questo modo di agire da parte della direzione del gruppo KME, in accordo con i dipendenti, ha proclamato due ore di sciopero, dalle 10 alle 12, per domani martedì 22 settembre, con presidio davanti allo stabilimento (via de' Barucci 2, angolo via di Novoli, la stampa è invitata).

Inoltre l'atteggiamento unilaterale dell’azienda, che pare non tener in debita considerazione le consolidate relazioni sindacali instaurate nel corso degli anni, aggiunge nuove preoccupazioni a quelle legate al futuro del gruppo in Italia (oltre al Centro Direzionale di Firenze, il gruppo KME conta anche gli stabilimenti produttivi di Fornaci di Barga, Serravalle Scrivia e Lime, occupando complessivamente oltre 1000 dipendenti).

Con la fine del 2015 scadrà infatti l'accordo siglato ad aprile 2013 tra direzione aziendale e le organizzazioni sindacali che ha consentito di ricorrere in questi anni agli ammortizzatori sociali per far fronte alla difficile situazione di crisi.

"Visti i dati di bilancio e i nuovi assetti organizzativi aziendali per il futuro lavorativo di KME chiederemo quindi all’azienda di aprire un tavolo di confronto", dice la Fiom di Firenze.

Fonte: Cgil Toscana - Ufficio Stampa

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