Silvia Carradori e il suo compagno Daniele Tardani sono una coppia di Signa che ha studiato a Empoli. Silvia, tra l'altro, ha lavorato per Radio Lady e per gonews.it occupandosi negli anni passati della pubblicazione degli eventi culturali e sociali in tutta la Toscana. Daniele invece è un geologo in America Latina intento nello studio della Terra.
Da qualche mese abitano a Santiago del Cile, e hanno vissuto in prima persona il dramma del terremoto che ha scosso il paese del Sudamerica intorno alle 20, ora locale.
"A Santiago la scossa è stata lunga, ma non tanto forte come più a nord, vicino all'epicentro", racconta Silvia Carradori. L'epicentro, infatti, è stato localizzato a 11 chilometri di profondità nella zona di Illapel, circa 200 km a nord di Santiago, la capitale dove molti edifici hanno tremato con violenza.
"Non ci dovrebbero essere danni a cose o persone in città, più che altro c'è stata molta paura: la gente è uscita in strada probabilmente perché la scossa ricordava molto l'inizio di quella del 2010". Il riferimento è alla catastrofe nel sud del paese avvenuta il 27 febbraio 2010: i morti furono 524.
"Hanno evacuato per precauzione tutte le zone costiere del Cile, alla fine è arrivato uno tsunami con onde di 4 metri nelle regioni di Valparaíso e Coquimbo", conclude.