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Stop agli sfratti per morosità con i contributi dell'Unione dei Comuni

(foto gonews.it)

L’Unione dei Comuni della Valdera informa che dal 16 settembre e fino al 16 ottobre è possibile presentare domanda per ottenere contributi per famiglie in difficoltà economica colpite da provvedimenti di sfratto per morosità. La Giunta ha infatti approvato venerdì scorso lo schema di Avviso Pubblico per l’accesso ai “Contributi per la prevenzione degli sfratti per morosità incolpevole”, così come stabilito da una delibera regionale, che destina ai Comuni del LODE Pisano fondi per oltre 400.000 euro, di cui circa € 100.000 all’Unione Valdera.

Per l’aiuto nella compilazione della domanda è necessario avere tutta la documentazione necessaria: copia del contratto di locazione, copia dell’intimazione di sfratto per morosità, copia dell’ udienza di sfratto successiva all’intimazione (qualora ci sia già stata), copia della convalida di sfratto e documentazione comprovante le condizioni soggettive .

Le condizioni soggettive che consentono di accedere agli aiuti sono la perdita o sensibile diminuzione della capacità reddituale dovuta al peggioramento della situazione economica generale, per almeno uno dei componenti del nucleo familiare residente nell’alloggio, determinata da uno dei seguenti eventi:

a) essere un lavoratore dipendente, autonomo o precario colpito dagli effetti della crisi economica, con conseguente riduzione della capacità reddituale per un evento quale :

- licenziamento, ad esclusione di quello per giusta causa, di quello per giustificato motivo soggettivo e ad esclusione delle dimissioni volontarie (tranne il caso in cui queste ultime siano riconducibili a una prolungata mancata retribuzione);

- accordi aziendali o sindacali con riduzione dell’orario di lavoro;

- cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga;

- collocazione in stato di mobilità;

- mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipico;

- cessazione di attività libero professionali o di imprese registrate alla C.C.I.A.A, aperte da almeno 12 mesi, o consistente flessione dell’attività e del reddito derivante;

b) malattia grave, infortunio o decesso di un componente il nucleo familiare che abbia comportato la riduzione del reddito o la necessità di far fronte a spese mediche e assistenziali di particolare rilevanza;

c) modificazione del nucleo familiare con perdita di una fonte di reddito, per motivi quali separazione, allontanamento di un componente, detenzione;

d) altri motivi che abbiano causato la diminuzione della capacità reddituale, sempreché connessi al peggioramento della condizione economica generale, in particolare per quanto attiene ai fenomeni di precarietà lavorativa, alla sussistenza di contratti atipici e/o saltuari, a nuclei in particolare situazione di fragilità, quali famiglie monoparentali, pensionati, nuclei con presenza di portatori di handicap, per i quali l’erosione del potere d’acquisto comporta una effettiva difficoltà di sostentamento. Questa condizioni saranno attestate dal Comune avvalendosi del contributo dei servizi sociali.

Il contributo previsto dall’Unione potrà al massimo arrivare a 8000 euro e verrà erogato direttamente ai proprietari che interromperanno formalmente la procedura di sfratto prima della convalida, o comunque prima della sua esecuzione e quindi proseguiranno con il contratto di locazione in essere o ne stipuleranno uno nuovo. E’ stata inoltre prevista la possibilità di ottenere un contributo di massimo € 3.000,00 per il passaggio da “casa” a “casa”, nel caso in cui il proprietario non interrompa la procedura di sfratto.

Gli altri requisiti previsti sono il possesso della cittadinanza italiana o di uno Stato appartenente all'Unione europea, oppure di altro Stato purché in regola con la normativa vigente; titolarità di un contratto di locazione di edilizia privata di unità immobiliare ad suo abitativo (non vale quindi per le case popolari), regolarmente registrato e non di lusso; pendenza di un procedimento di intimazione di sfratto per morosità per il quale:

* non sia ancora intervenuto il provvedimento di convalida

* ovvero quello per cui è intervenuta la convalida ma non c’è stata ancora esecuzione; in questo secondo caso dovrà comunque intervenire un nuovo accordo sulle condizioni contrattuali;

* residenza da almeno un anno nell’alloggio oggetto della procedura di rilascio ubicato in un Comune della Valdera;

* possesso di un reddito attuale ISE non superiore a € 35.000,00 e valore ISEE non superiore a € 20.000,00 risultante da una dichiarazione in corso di validità e quindi rilasciata nel corso del 2015;

* non titolarità per una quota superiore al 30% di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su immobili a destinazione abitativa siti sul territorio nazionale;

La domanda e il bando sono direttamente scaricabili dal sito www.unione.valdera.pi.it oppure reperibili direttamente presso i Comuni ed i sindacati degli inquilini.

L’Agenzia CasaValdera a cui dovranno essere presentate le domande, curerà sia l’aiuto e la consulenza alle famiglie in collaborazione con i sindacati di zona, sia la mediazione con i proprietari.

L’ Agenzia Casa Valdera – ubicata presso l’Unione Valdera in Via Brigate Partigiane n.4 - riceverà le domande – nei seguenti giorni di apertura al pubblico:

* Lunedì dalle 15,00 alle 18,00;

* Mercoledì dalle 9,00 alle 12,00;

* Venerdì dalle 9,00 alle 12,00;

Anche in Valdera la situazione sul fronte degli sfratti per morosità è allarmante e dall’Unione confidano molto in questa possibilità di aiuto offerta dalla Regione, che seppur non risolutiva del problema consente almeno di non farlo precipitare nel dramma. Negli ultimi anni questo intervento ha consentito di aiutare concretamente oltre un centinaio di famiglie.

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