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Più abbattimenti di cinghiali, Cia e Libera Caccia vogliono che siano autoizzati anche quelli di caprioli

Un capriolo

Nella riunione di ieri del comitato di gestione dell’Ambito territoriale di caccia (Atc) 16 di Pistoia è stato deciso a maggioranza il via libera, nelle aree non vocate definite dai piani faunistici, soltanto all’aumento degli abbattimenti di cinghiali, escludendo la possibilità per i caprioli. Gli unici membri del comitato che hanno votato per l’estensione dell’incremento dei prelievi anche ai caprioli sono stati il rappresentante dell’associazione Libera Caccia e quello di Cia, nella persona del presidente Sandro Orlandini. Il quale proprio ieri, durante la riunione del comitato di gestione in cui si completavano gli organismi dell’Atc 16, è entrato a far parte della “Commissione Danni” e della “Commissione Ungulati”.

«Siamo stati gli unici a difendere fino in fondo gli agricoltori in questa lotta per la tutela delle proprie coltivazioni» dichiara Sandro Orlandini, ricordando che «anche i danni dei caprioli sono molto consistenti e mettono ogni anno a repentaglio i bilanci delle aziende agricole pistoiesi, soprattutto quelle ubicate in aree collinari e vicino ai boschi».

«Del resto – continua Orlandini -, come riportato una settimana fa dalla Regione Toscana nell’annunciare l’importante iniziativa dell’assessore Remaschi verso una legge obiettivo che ridimensioni drasticamente gli ungulati, i caprioli sarebbero quasi 200 mila, in numero non molto inferiore a quello dei cinghiali, quindi sovradimensionati e dannosi. E poi a dimostrarlo sono l’andamento degli abbattimenti a inizio settembre e i danni che ci continuano a segnalare gli agricoltori associati a Cia».

«Peccato per questa decisione dei colleghi del comitato di gestione dell’Atc 16 – aggiunge il presidente di Cia Toscana -. Si vanifica così in parte il lavoro fatto dalla Provincia assieme all’Ispra (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale) per ottenere un incremento dei prelievi già dalla metà di settembre. E questo va ad aggiungersi alla mancata occasione di agosto, quando si poteva aprire la caccia ai fusoni in anticipo con l’assenso dell’Ispra».

«A parere di Cia Pistoia questa decisione – conclude Orlandini – non è il giusto segnale di sostegno che si merita la lodevole iniziativa avviata dall’assessore Remaschi per un ridimensionamento degli ungulati: una legge obiettivo che dovrebbe portare nel giro di pochi anni a più che dimezzare la popolazione di ungulati in Toscana, che è la regione europea con il maggior numero di ungulati per chilometro quadrato, stando alle informazioni regionali».

 

 

Fonte: CIA Pistoia

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