L’olio bono è una realtà che si attende nelle terre del Chianti. Con la raccolta delle olive alle porte, si alimentano aspettative positive e le prime previsioni dell’annata promettono una produzione di incredibile livello. I numeri ci sono tutti: la qualità, la quantità e un calo considerevole rispetto alla minaccia della patologia legata all’infestazione della mosca che lo scorso anno ha intaccato le olive dequalificandole. “Ci aspettiamo un’annata con una produzione olivicola media – commenta l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Barberino Val d’Elsa Silvano Bandinelli, nonché agrotecnico - una qualità eccellente caratterizzata da sporadici attacchi legati alla mosca che quest’anno potranno essere opportunamente monitorati anche dal nostro portale, dalla rete civica del Comune che ha dedicato uno specifico campo alla rete di assistenza organizzata dalla Regione Toscana”. Si tratta di un sito sul quale intervengono i tecnici inserendo i dati relativi ai campionamenti settimanali effettuati sulle aziende, la rete abbraccia tutta la regione toscana e permette di verificare sulle olive prelevate la presenza di infestazione attiva. “Ogni settimana - aggiunge l’assessore - viene esaminato un campione di cento olive per ogni azienda; nel caso in cui una di queste riveli la presenza di oltre il 10 per cento di uova e larve di prima generazione, scattano le indicazioni sui possibili trattamenti da effettuare contenute e diffuse attraverso un bollettino al quale il sito del Comune ha dedicato un apposito spazio”.
La consultazione di questo strumento di informazione permetterà un risparmio considerevole in termini economici perché l’azienda, opportunamente informata, effettuerà i trattamenti solo in casi strettamente necessari. “Per le 40 aziende chiantigiane – prosegue l’assessore - che operano nel settore olivicolo, attive nel nostro territorio, sarà un vantaggio economico e non solo, l’operazione è mirata alla tutela e alla valorizzazione dei principi della sostenibilità ambientale”. L’olio di qualità è un’ipotesi confermata anche da Nicola Menditto, direttore di Montepaldi di San Casciano, azienda agricola dell’ateneo di Firenze. “Il dato certo – precisa - è l’incremento produttivo nella quantità rispetto allo scorso anno anche se di livello medio, è importante evidenziare che le caratteristiche climatiche determineranno un ottimo olio”. Le condizioni che potranno favorire una produzione di qualità sono la buona allegagione, lo sviluppo dell’oliva successivo alla fioritura, un andamento stagionale regolare caratterizzato da temperature idonee all’accrescimento dei frutti e alla limitazione dell’infestazione a livello patologico. “Probabilmente – conclude l’assessore - il costo dell’olio sarà leggermente inferiore allo scorso anno, attestandosi intorno alle 8 euro al litro”. Info: www.barberinovaldelsa.net.
Fonte: Ufficio Stampa Associato del Chianti Fiorentino