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I migranti, voci della solidarietà e dell’integrazione insieme ai Modena City Ramblers

Foto di Lorenzi 153 postata sulla pagina Facebook ufficilale dei 'Modena City Ramblers'

Sono saliti sul palcoscenico e si sono uniti ai ritmi del combat folk dei Modena City Ramblers. Il gruppo emiliano che traduce in note, ispirate al folk irlandese, i contenuti e i temi di impegno civile e politico, legati alla contemporaneità, si è esibito insieme ai migranti.

I giovani profughi presenti a San Casciano nell’ambito del piano di accoglienza coordinato dalla Prefettura di Firenze e gestito da Oxfam, sono stati protagonisti insieme ai volontari della nona edizione della Festa del Volontariato sancascianese.

Un’edizione speciale, quella che si conclude oggi con l’ultima giornata segnata dalla tradizione della Rificolona,  che si è contraddistinta per la qualità e la concretezza dell’impegno civile, oltre che per i numeri degli organizzatori e dei partecipanti, testimoniati da 22 associazioni, 500 volontari del territorio, oltre 5 mila presenze registrate in sette giorni di attività e proposte attraversate dal filo rosso del valore e dal ruolo del volontariato toscano.

“Un esempio che San Casciano – ha dichiarato Elisabetta Masti, assessore alle Politiche sociali - ha dato e vissuto per una settimana intensa attraverso la collaborazione tra i volontari sancascianesi e i migranti che hanno dato una mano in cucina, ai fornelli, al bar,  tra i tavoli, nell’allestimento delle serate e nell’organizzazione dei  tanti eventi che si sono alternati nell’area del Parco del Poggione, questo il frutto di un percorso di integrazione e conoscenza che i nostri migranti stanno intraprendendo insieme a noi, alla comunità e alle numerose associazioni con le quali da alcune settimane hanno iniziato a collaborare per svolgere attività di pubblica utilità”.

Soddisfatti per gli esiti della manifestazione anche l’assessore all’associazionismo Roberto Ciappi e il presidente dell’associazione Festa del Volontariato sancascianese Francesco Guarducci.

“La grande partecipazione alla festa ci fa ben sperar sulla raccolta dei fondi destinata ai due progetti di solidarietà selezionati quest’anno, Aper e Donne organizzate per la costruzione di una società della pace”.

“Dopo aver raccolto oltre 60mila euro in nove anni – spiega Guarducci - fondi che sono andati a finanziare quindici importanti progetti in diverse aree del mondo, dall'Italia all'Africa, dall'America Latina al Medio Oriente, la nona edizione si mette al servizio del progetto che mira a sensibilizzare sul tema del disagio psichico con un sostegno concreto alla promozione della campagna, ideata da Aeper, “Iosonogiacomo”, finalizzato a creare empatia tra persone con e senza disagio.

Il secondo progetto tende a consolidare il processo di pace attraverso una maggiore partecipazione femminile al governo dei territori colombiani”.

 

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