L’intera settimana, dal 23 al 30 Agosto 2015, è stata soggetta ad un intensa esperienza di scambio e Training Course organizzato dall’Associazione ICSE & Co (International Center for Southern Europe) nell’ambito dei progetti Erasmus + finanziato dalla Commissione Europea. Immigrazione, rifugiati, discriminazione etnico religiosa; intervento non violento allo sviluppo; cooperazione internazionale: questi erano i temi di interesse del corso di formazione Youth Empowerment Priorities. Un attenzione particolare è stata dedicata ai rifugiati provenienti dal Mali attualmente residenti a Firenze che hanno partecipato direttamente ai gruppi di lavoro.
Il progetto, che ha avuto luogo presso la residenza studentesca Salvemini in collaborazione con la DSU e l’Università degli Studi di Firenze, è stato realizzato con la prospettiva di promuovere ed offrire meccanismi di partecipazione libera ed efficace alla gioventù per lo sviluppo sociale, politico, economico e culturale nel contesto di lavoro e di origine dei partners, anche nei paesi che scontano tutti i giorni violazioni dei diritti fondamentali. “Il risultati più importante è stato capire come quanto l’accoglienza e la condivisione sia il primo passo verso la libertà e la giustizia”: afferma una delle formatrici del progetto.
Attraverso l’educazione non formale, giochi di dinamica, visite culturali, discussioni guidate, workshop, e giochi di ruolo, volta ad incoraggiare la partecipazione attiva e costruttiva dei partecipanti, si è creata l’opportunità di apprendere ed elaborare riflessioni condivise sulle tematiche incentrate su: diritti umani, diversità, lingua, cultura e uguaglianza. Si è raggiunto l’obiettivo principale, ossia quello di diffondere attività che poi avranno un impatto con effetto moltiplicatore e che possano influenzare indirettamente e positivamente la comunità di appartenenza dei partecipanti, cambiando l'atteggiamento verso i pregiudizi e stereotipi che la popolazione locale utilizza in generale.
In definitiva, questo progetto ha rappresentato una fondamentale opportunità per i giovani che si sono riuniti a Firenze, confrontando, e apprendendo proprio nella metropoli europea della cultura, attraverso l’ascolto e lo scambio reciproco, gli strumenti utili a migliorare le condizioni di pacifica convivenza e confronto costruttivo nei rispettivi contesti di provenienza. Allo stesso la possibilità di creare rete anche per futuri progetti di condivisione nei reciproci paesi.
Un valore aggiunto è stato l’inclusione nelle attività di gruppo dei rifugiati accolti nel Progetto Accoglienza Prefettura 2014, che ha dimostrato quale effetto positivo e partecipativo, una maggiore condivisione di idee e obiettivi può portare ad un reciproca condivisione di emozioni e anche delle soluzioni da cercare insieme per i problemi esistenti. “Questo è stato uno dei pochi momenti belli, per aiutarci a dimenticare tutto il male che abbiamo passato”: afferma contento Samba T., che viene dal Mali ed è sbarcato in Sicilia a maggio. Ridere insieme (nonostante molti di loro non riescono più a farlo) è il primo passo per l’accettazione.
“Dato il grande successo per il clima di scambio positivo che si è creato, vorremo avere in futuro una maggiore partecipazione dei giovani di Firenze in attività simili e poter creare altri momenti di condivisione anche al di fuori dei progetti Erasmus +”: dichiara Aferdite Shani la presidente dell’associazione ICSE & Co (International Center for Southern Europe)
Le formatrici: Aferdite Shani, Elisabetta Meconcelli, Elona Allkja e Nabiha Khattabi.

Fonte: Ufficio Stampa