Sarebbero finite sulle tavole dei consumatori toscani da lì a poche ore le mozzarelle “scovate” su uno dei camion che ogni giorno dal Nord Europa arrivano nel nostro paese carichi di prodotti alimentari.Accade tutti i giorni, ma stamattina, 7 settembre 2015 (e anche domani), sulla strada verso l’Italia, passando dal Brennero, il “traffico” del falso Made in Italy, si è dovuto scontrare con l’azione ed il presidio di Coldiretti. Dentro i camion della vergogna la principale organizzazione agricola toscana ha trovato pancette fresche senza marchio dirette in Veneto, porri svedesi verso Bergamo, cagliate con destinazione Puglia e pure migliaia di chili (un tir intero) di mozzarelle “fresche” già confezionate e marchiate con tricolore italiano. Nome commerciale italianissimo, ma prodotte in Polonia e destinate proprio ad una ditta toscana.I produttori di Coldiretti, affiancati da Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri dei Nas hanno ispezionato decine di camion in transito al Brennero per portare in Italia prodotti dall’estero, pronti a diventare italiani. “Sono prodotti nati da ingredienti non tracciabili in paesi stranieri, che diventano miracolosamente italiani non appena attraversano la frontiera – spiega Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana che ha guidato la numerosa delegazione partita ieri notte dalla Toscana - massacrano la nostra economia con l'inganno, propugnando schifezze ai consumatori, rigorosamente vestite dal tricolore”.
Non solo mozzarelle. Dalla frontiere italiane passano anche ogni giorno 3,5 milioni di litri di latte sterile, ma anche concentrati, cagliate, semilavorati e polveri per essere imbustati o trasformati industrialmente e diventare magicamente mozzarelle,formaggi o latte italiani, all'insaputa dei consumatori. Tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia sono stranieri. “Nell'Unione che si disinteressa e temporeggia sull’emergenza immigrati – prosegue Marcelli - si consentono invece trucchi e inganni nel momento di fare la spesa con l’appiattimento verso il basso della qualità alimentare, anche a danno di Paesi come l’Italia che possono contare su primati qualitativi e di sicurezza alimentare. Le alchimie negli ingredienti che hanno snaturato anche gli alimenti più comuni come la carne e il latte mentre ancora troppo debole è l’iniziativa comunitaria nei confronti del falso made in Italy nel mondo. A differenza di quanto sta accadendo con le persone, per le merci il principio della libera circolazione è diventato per l’Europa un dogma da applicare senza limiti nonostante - continua Marcelli - le situazioni di dumping economico e sociale ed i rischi per la sicurezza alimentare. Qualche cosa sta cambiando e la richiesta di trasparenza, tracciabilità ed etichettatura di origine per la quale si batte da anni la Coldiretti - conclude - è diventata un patrimoniocomune come dimostrano la proposta alla Commissione Ue formulata dai Ministri Agricoli di Italia, Francia, Spagna e Portogallo ma anche le richieste avanzate da molti altri paesi dell’Unione.
In contemporanea alla manifestazione a difesa del Made in Italy del Brennero analoga mobilitazione dei giovani agricoltori della Coldiretti a Bruxelles, in occasione del vertice straordinario dei Ministri Europei dell'Agricoltura. Presente a Bruxelles una delegazione di giovani imprenditori agricoli Toscana guidati Paolo Giorgi, delegato Coldiretti Giovani Impresa Toscana e Aniello Ascolese, Direttore di Coldiretti Pisa.
Alla manifestazione del valico del Brennero, insieme a centinaia di agricoltori, hanno partecipato i dirigenti di tutte le federazioni della Toscana: Roberto Maddé, DirettoreColdiretti Toscana; Vincenzo Tropiano, Direttore Coldiretti Pistoia; SimoneSolfanelli, Direttore Coldiretti Siena; Maurizio Fantini, Direttore Coldiretti Lucca e Massa-Carrara; Simone Ferri Graziani, Presidente Coldiretti Livorno; Roberto Nocentini, Presidente Coldiretti Firenze; Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Pisa; Cristiano Genovali, Presidente Coldiretti Lucca; Andrea Landini, Presidente di Terranostra Toscana; Mario Rossi, Direttore Coldiretti Arezzo ed Andrea Renna, Direttore Coldiretti Grosseto.

Fonte: Coldiretti Toscana - Ufficio Stampa