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Chiedevano i domiciliari per spacciare: indagati cinque tunisini e un bosniaco

Le armi, la droga e i soldi ritrovati dagli agenti di polizia

Un’insolita richiesta presentata, in diversi periodi dell’anno, dinanzi a Giudici diversi da più soggetti sotto procedimento per reati concernenti sostanze stupefacenti, di andare a scontare gli arresti domiciliari tutti nello stesso appartamento, ha insospettito la Polizia di Stato di Pisa.

Chiedevano in diversi periodi dell’anno e a giudici diversi di poter scontare i domiciliari tutti nello stesso appartamento.

Le numerose richieste, tutte per il medesimo civico di via Finlandia, hanno attirato l’attenzione degli investigatori della Polizia che, nella giornata di ieri, hanno fatto irruzione nell’appartamento per verificare come stessero realmente le cose.

L’appartamento, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, risultava già abitato da 3 tunisini, agli arresti domiciliari per spaccio di sostanza stupefacente.

All’atto dell’ingresso, gli uomini della Divisione Anticrimine e della Squadra Volante della Questura, si sono trovati dinanzi ad un vero e proprio bazar della droga.

All’interno dell’appartamento sono stati trovati, infatti, altri tre tunisini ed un bosniaco, tutti con obblighi domiciliari, che erano in possesso di alcuni grammi di Hashish, marijuana, un ingente quantitativo di sostanza per tagliare la cocaina, bilancini di precisione, oltre 1000 Euro in banconote in piccolo taglio e, soprattutto, armi.

Durante il controllo infatti, sono sopraggiunti nell’appartamento, altri due tunisini, privi di obblighi domiciliari.

I soggetti, verosimilmente i pusher dell’organizzazione (poiché più liberi di spostarsi rispetto ai soggetti sottoposti agli arresti domiciliari) sono stati trovati in possesso di numerose armi, nello specifico, un tirapugni, due spray urticanti, due coltelli con lama da 15 centimetri.

I componenti dell’organizzazione sono stati tutti indagati in concorso tra loro per detenzione con finalità di spaccio di sostanze stupefacenti e per porto abusivo d’arma.

Le armi, così come la sostanza stupefacente e il denaro, sono state tutte sottoposte a sequestro. Contestualmente, la Divisione Anticrimine, ha eseguito nei confronti di uno dei cinque tunisini coinvolti la misura cautelare dell’obbligo di firma, emessa dal GIP di Pisa per un altro pregresso episodio di spaccio, mentre ha segnalato al Tribunale di Sorveglianza gli altri stranieri per l’aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari.

 

 

Fonte: Questura di Pisa - Ufficio Stampa

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