"Se il Partito Democratico già aveva deciso nei fatti di lasciar morire l'Unione dei Comuni, il bilancio di previsione approvato ieri sera è senza dubbio la bara di un Ente mai davvero nato.
Approvare il bilancio di previsione del 2015 alla fine dell'anno significa sminuire e togliere di significato all'Unione stessa, i cui organi fino ad oggi hanno dovuto sopportare una gestione a metà nel limbo dell'ordinaria amministrazione, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti, come la manutenzione scolastica che non è stata effettuata e i problemi sul vettovagliamento di Villa Serena, per fare solo due esempi di una gestione scellerata del sevizio pubblico.
Ancora più grave, è che l'Unione dei Comuni, nata come da Statuto come ente di decentramento amministrativo, ha perso ufficialmente tutte le vecchie deleghe provinciali.
La rinuncia, senza alcuna resistenza da parte dei Sindaci, a quelle funzioni provinciali che avevano caratterizzato la politica di questa area negli ultimi venti anni, è un fallimento totale, le cui conseguenze saranno come sempre pagate dai cittadini, che perderanno molti servizi di prossimità che l'Unione esercitava. Si tratta dell'ennesima abdicazione di potere e servizi in favore della Città Metropolitana.
Un bilancio, insomma, in cui – per stessa ammissione del Sindaco Torchia – non sono state compiute scelte politiche, rimandate al futuro Documento di Programmazione.
Se i cittadini leggessero gli obiettivi programmati per quest'anno, avrebbero tutte le ragioni per chiedere che quello che è diventato un carrozzone a tutti gli effetti venisse chiuso nel più breve tempo possibile. Rimaniamo sbalorditi, e in una certa misura imbarazzati, nel leggere che abbiamo dovuto assumere una dirigente della Polizia Municipale affinché i vigili mettano in atto tutte le azioni possibili per migliorare il flusso del traffico oppure che l'obiettivo principale della Protezione Civile sia raccogliere dagli elenchi del telefono i numeri delle scuole e studiare la nuova legge regionale in materia.
Ecco, questa gestione è a dir poco agghiacciante, e fermiamoci, se siamo ancora in tempo. Apriamo un dibattito sereno sul superamento di questo sistema di governo del territorio, e iniziamo a dare quelle risposte che i cittadini legittimamente chiedono alla Politica, iniziando a ragionare su un nuovo assetto amministrativo dell'Empolese Valdelsa.
A favore dei cittadini e non a uso e consumo esclusivo di una politica che ormai parla solo a se stessa".
Fonte: I Consiglieri dell'Unione del Gruppo Linea Civica Matteo Palanti e Sabrina Ciolli