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Chiusura uffici postali: Confartigianato e Anap sposano la protesta di Anci Toscana

Da Confartigianato Pistoia arriva un secco 'no' al piano di chiusura degli uffici portato avanti da Poste Italiane. In Toscana, secondo quanto stabilito dai vertici dell'azienda, sono 59 le chiusure previste. Di queste, otto riguardano la provincia di Pistoia: Calamecca, Cireglio, Grazie, Pracchia, San Mommè, Villa Baggio, Montemagno di Quarrata e Tobbiana.

“Siamo al fianco dei sindaci e sposiamo in pieno la protesta promossa per la giornata di giovedì 3 settembre”. Questa, in sintesi, la posizione di Anap – l’associazione dei pensionati di Confartigianato Imprese Pistoia – che per bocca del suo presidente Luigi Di Grazia aggiunge: “Gli uffici postali dei piccoli centri rappresentano un presidio fondamentale per il tessuto sociale ed economico della nostra provincia, e se dovesse passare questo piano, si creerebbero dei danni notevoli che avrebbero ripercussioni negative sulla vita dei cittadini. Le chiusure – aggiunge Di Grazia – vanno a colpire zone periferiche già di per sé svantaggiate, che avrebbero bisogno più di altre di servizi. Per questo il nostro 'no' è netto, e anche noi saremo in piazza per manifestare a fianco dei sindaci e delle altre associazioni coinvolte”.

“Poste è un’azienda importante che ha una mission diversa da quella di realizzare esclusivamente utili indipendentemente dal contesto sociale – sottolinea il presidente di Confartigianato Pistoia Simone Balli – per questo c’è bisogno che certe scelte vengano ponderate e soprattutto condivise con i vari attori sociali, istituzionali ed economici. Poste è una società in utile, pensi dunque alla qualità del servizio che deve svolgere”.

Fonte: Ufficio Stampa Confartigianato Pistoia

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