“La decisione di eliminare il passaggio dello scuolabus lungo l'itinerario 3 rientra in un piano complessivo di razionalizzazione che il Comune ha approfonditamente illustrato ai genitori degli alunni coinvolti nel mese di luglio, e che è giustificato da una motivazione semplice e chiara:
il Comune di Grosseto spende ogni anno cifre ingenti per garantire il trasporto scolastico, superiori alle spese complessive per tutto il trasporto urbano sul territorio.
Proprio per questo è necessario riorganizzare le corse, eliminando laddove possibile quei passaggi estremamente costosi e non obbligatori, come nel caso in questione”.
Questo il commento dell'assessore Giovanna Stellini alla protesta dei genitori che lo scorso 27 luglio l'assessore ha incontrato per illustrare la situazione.
I ragazzi coinvolti, tutti iscritti alle scuole superiori, alla scadenza delle iscrizioni erano soltanto 10 (12 è il numero minimo previsto per l'attivazione del servizio), e solo successivamente con iscrizioni tardive sono arrivati a quota 14.
Complessivamente, a fronte di un costo complessivo per il Comune di Grosseto di circa 50mila euro per l'attivazione del servizio, la compartecipazione massima delle famiglie può arrivare a 9.395 euro in base alla rispettive fasce ISEE.
Si tratta quindi, per le casse comunali, di oltre 3300 euro al mese da aggiungere a quanto versato dalle famiglie, per garantire il passaggio dell'autobus presso i cancelli delle abitazioni degli studenti.
Ai 10 ragazzi iniziali, a cui tardivamente se ne sono aggiunti altri 4, peraltro già grandi perché tutti iscritti alle scuole superiori, è dunque richiesto il piccolo sforzo di raggiungere la mattina, per recarsi a scuola, la fermata dell'autobus di linea più vicina a casa, già servita da molte linee Tiemme. Quindi non devono obbligatoriamente raggiungere le loro scuole come parrebbe detto, ma recarsi alle fermate TIEMME più vicine.
L'itinerario 3, quello in oggetto, è un percorso trasversale e comprende 3 arterie di collegamento per Grosseto, che sono l'Aurelia da Braccagni, la Castiglionese da Macchiascandona e la strada del Pollino da Marina di Grosseto.
Gli alunni residenti a Barbaruta possono usufruire dei percorsi dell'Aurelia e quelli di Macchiascandona, mentre quelli di Canova e Squadre Basse possono invece usufruire dei percorsi di linea di Macchiascandona e Pollino, tutti compatibili con gli orari scolastici.
“Si tratta dell'unico autobus che serviva i ragazzi delle scuole superiori, perché gli altri sono tutti impiegati per bambini e ragazzi più piccoli. La collettività – ho spiegato l'assessore Stellini – non può farsi carico di costi così ingenti per garantire un servizio “porta a porta” a questi ragazzi. Non sarebbe giusto, prima di tutti nei confronti degli altri studenti ma anche di tutta la cittadinanza.
Per questo la protesta dei genitori mi sembra decisamente fuori luogo: gli studenti interessati, come fanno tantissimi altri in tutto il territorio grossetano, possono avvalersi degli autobus di linea. Nessuna penalizzazione nei loro confronti quindi, semmai una riorganizzazione che riduce per la collettività un costo decisamente troppo elevato”.
Fonte: Comune di Grosseto - Ufficio Stampa