
"Anche questa volta solo dopo che Obiettivo Comune ha acceso i riflettori sulla questione arriva il comunicato dell’amministrazione comunale sul sequestro del terreno vicino alla nuova scuola elementare di Bustecca.
Cominciamo col dire che, visto che il sequestro è del 5 luglio scorso, ci chiediamo come mai né il Sindaco Trentanovi né il Presidente dell’Unione Baroncelli abbiano ritenuto di informare i rispettivi Consigli nelle sedute del 21 e del 22 luglio. Ma a questi silenzi ormai siamo abituati...
Per potere valutare meglio la situazione, il gruppo consiliare Obiettivo Comune ha fatto immediatamente richiesta di visionare gli atti della vicenda (a tutt’oggi nessuna risposta…).
Leggendo il comunicato stampa dell’amministrazione comunale emergono però elementi che meritano di essere sottolineati. Si dice che il sequestro sarebbe dovuto a presunte irregolarità nelle gestione delle terre di scavo provenienti dal cantiere della scuola elementare e scaricate sul terreno in questione. Quindi la vicenda giudiziaria non è piovuta dal cielo ma deriva direttamente dalla gestione del cantiere della nuova scuola che è sotto la responsabilità dell’amministrazione comunale.
Francamente la situazione è abbastanza singolare: le terre di scavo provenienti dal cantiere sono state riversate in un terreno di proprietà privata ed il tutto è avvenuto ormai qualche anno fa. A che titolo è stato fatto questo riversamento? Perché il Comune non ha espropriato il terreno di cui aveva bisogno fin dall’inizio coinvolgendo ora il proprietario del terreno in una vicenda giudiziaria in cui non ha nessuna responsabilità? O ci sono altre ragioni che non conosciamo? Crediamo però che se l’Autorità Giudiziaria, dopo le opportune indagini, ha disposto il sequestro del terreno avrà avuto qualche elemento di riscontro. E ciò ci preoccupa anche sul piano ambientale.
Nell’attesa di conoscere, come nostro diritto, i dettagli della vicenda ci limitiamo ad una valutazione complessiva della politica scolastica degli ultimi 11 anni a Barberino.
Si è scelto di costruire le scuole in una zona geologicamente poco felice. L’appalto è stato aggiudicato in pratica senza nessuna ribasso. In corso d’opera si è stralciata una quota di lavori per poter eseguire il consolidamento della collina giungendo quindi ad una scuola che, seppure quasi finita, non è utilizzabile. Nel frattempo si è continuato a spendere per mettere in sicurezza le acque piovane che si infiltravano nella struttura. Si sono già pagati 40.000 Euro di penale all’impresa costruttrice perché non possiamo consegnare l’edificio di Via Semifonte (e altri ne pagheremo se continua così…).
Nel frattempo si sono tenuti i bambini nella scuola di Marcialla che è risultata poi inagibile ed ha costretto a spendere altri soldi ancora per adattare la biblioteca scuola materna.
Ma insomma… ci chiediamo ancora una volta: ma questa è buona amministrazione? Davvero le critiche e le proposte alternative che Obiettivo Comune ha fatto in tutti questi anni sono senza fondamento?
Le difficoltà in cui versano oggi le scuole di Barberino non sono venute per caso ma sono il risultato di scelte politiche iniziali molto discutibili che non potevano portare ad una situazione diversa e di una gestione successiva superficiale ed allegra sia sul piano politico che tecnico".
Paolo Tacconi (Capogruppo Consiliare Obiettivo Comune Barberino Val d'Elsa)
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