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L'assessore Saccardi visita il centro trasfusionale dell'Annnziata: "Donate il sangue"

Stefania Saccardi

Visita dell’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi al Servizio trasfusionale dell’ospedale dell’Annunziata, dove ha potuto incontrare tanto gli operatori quanto i donatori di sangue, e scambiare con loro alcune considerazioni riguardo la carenza di emocomponenti che, nel periodo estivo, si avverte con maggior rilevanza.

Tema, quello delle donazioni di sangue, particolarmente caro all'assessore, essendo lei stessa una donatrice. Ad accogliere la dottoressa Saccardi, accompagnata anche dalla vicesindaco e assessore alle politiche sociali del Comune di Bagno a Ripoli, Ilaria Belli, il commissario delle 4 Asl che confluiranno nell’Azienda sanitaria dell’Area vasta centro Paolo Morello Marchese, il vicecommissario per la Asl 10, Emanuele Gori, la responsabile del Servizio trasfusionale di Ponte a Niccheri, la dottoressa Antonella Bertelli, e alcuni rappresentanti della direzione sanitaria del presidio.

Il grido d’allarme lanciato nelle settimane scorse proprio dalla Regione Toscana per sensibilizzare l’opinione pubblica sullo scenario che vede un calo complessivo delle donazioni e, quindi, una situazione di sofferenza nella possibilità di effettuare trasfusioni laddove si rendano necessarie, qualche segnale di ripresa l’ha dato. Tanto che, in giugno e in luglio, dal solo osservatorio del Servizio trasfusionale di quell’ospedale fiorentino, un aumento lo si è registrato: sono state raccolte 719 unità di sangue nei due mesi di quest’anno a fronte delle 627 nello stesso periodo dell’anno precedente, con un saldo positivo di 90 unità circa, a riprova della diffusa sensibilità dei donatori.

Ma che la situazione resti preoccupante lo testimoniano i dati relativi ai primi sette mesi dell’anno, dal 1 gennaio al 31 luglio. Se nel 2014, infatti, in quello stesso periodo, le unità di sangue intero raccolte sono state 3.781, quest’anno si è scesi a 3.365 con una perdita in termini assoluti di 416 unità, circa l’11%.

Le difficoltà maggiori sono state riscontrate presso le unità gestite dalle associazione di volontariato e le cui raccolte vengono consegnate poi all’ospedale del quadrante Sud-Est cittadino: delle 3.365 unità di sangue intero del periodo gennaio-luglio di quest’anno, solo 1.515 – il 45% – sono state conferite alla “banca del sangue” dalle unità di raccolta di Avis, Fratres e Anpass presenti e attive nei Comuni che gravitano intorno a Ponte a Niccheri, a fronte delle 1.850 prelevate direttamente presso quel servizio trasfusionale della Asl 10. Nei sette mesi dell’anno precedente il contributo delle associazioni di volontariato era a quota 53%: 2.018 unità contro le 1.763 del servizio pubblico, con 503 unità in meno in termini assoluti e un calo del 25% circa.

L’andamento comunque è coerente con lo scenario più complessivo delle donazioni, anche in quei contesti dove non concorrono unità esterne di raccolta. Gli ospedali dell’Azienda sanitaria di Firenze, pur avendo registrato un aumento del consumo di sangue rispetto all’anno precedente – dalle 9.930 unità di globuli rossi del gennaio/luglio 2014 alle 10.485 dello stesso periodo di quest’anno – sono riusciti a garantire le attività connesse alle terapie trasfusionali.

Nella Asl 10, infatti, la raccolta di sangue viene effettuata oltre che all’ospedale dell’Annunziata, anche al San Giovanni di Dio, dove si trova anche la centrale di lavorazione del sangue per tutta l’Azienda ed anche per gli ospedali di Pistoia e Pescia, all’ospedale di Borgo San Lorenzo e a quello di Figline Valdarno, e il bilancio è di 19.982 unità raccolte nel 2014 a fronte delle 17.304 consumate in tutta l’Azienda sanitaria di Firenze. Tale risultato ha consentito no solo l'autosufficienza aziendale, ma anche il mantenimento di altre realtà, come ad esempio quella dell'Azienda ospedaliero universitaria di Careggi.

Fonte: Azienda Sanitaria Firenze

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