Disservizi sul servizio autobus, Fit Cisl: "Serve una completa riorganizzazione del servizio"

Il coraggio di decidere Firenze con le sue strade ricche di storia, così strette e delicate. Firenze con i suoi abitanti tanto spiritosi quanto “criticoni”. Firenze con i cantieri eterni, con gli incroci che si bloccano, con la Stazione talmente annodata e scomoda da rovinare la passeggiata in centro di ogni santa domenica. Firenze con i suoi bus, criticati e poco coadiuvati nel loro compito, i quali hanno tempi di percorrenza prestabiliti non adatti nemmeno fossero sui binari e che devono “lottare” contro la maleducazione stradale per garantire un servizio dignitoso.

Firenze con le fermate piene di veicoli in sosta, con i marciapiedi impossibili, con una corsia sui viali dedicata alla sosta in doppia fila, con le bici che ignorano le piste ciclabili per utilizzare le preferenziali. Firenze con molti passeggeri dei bus che si sentono autorizzati a tutto, che pretendono informazioni varie come se l’autista fosse un’enciclopedia o che utilizzano il bus come se fosse un servizio personale, magari senza nemmeno avere il titolo di viaggio con sé! Firenze piena di cartelli di ogni tipo che non si scompone a fermare un autobus in transito solo per chiedere un’informazione, anche se non è quello che ci serve. Firenze con i suoi amministratori tecnologicamente all’avanguardia ma che ogni tanto si lasciano sfuggire quello che per i cittadini vale maggiormente: la quotidianità. La città è profondamente cambiata e sta ancora cambiando. Qualcosa però non va, è evidente, non siamo certo noi della FIT-CISL a dirlo.

Come FIT-CISL, nel trasporto pubblico, continuiamo ad avanzare con coraggio le nostre proposte e denunciamo da mesi che il servizio organizzato in questo modo è obsoleto e non adatto né alla conformazione della città, né alle sue abitudini. Ne fanno le spese cittadini e lavoratori. E lo ribadiamo: servono decisioni a sostegno del TPL fiorentino, subito senza esitare. A settembre la città dovrà essere pronta a nuove sfide, a nuovi cantieri, all’apertura delle scuole, a giornate di maltempo e di traffico impazzito. Come FIT-CISL siamo convinti che il servizio impostato su percorrenze prestabilite non possa più funzionare, che da solo crea disagi e inefficienze, perché è eccessivamente rigido e difficilmente rispettabile. Serve un servizio più flessibile, basato sulla regolarità di frequenza! Crediamo anche che serva un nuovo regolamento di servizio che faccia chiarezza all’utenza su come si utilizza il bus, su come ci si comporta a bordo e verso l’autista, magari con l’obbligo di esibire il titolo di viaggio se si ha bisogno di un’informazione. Dialogo tra le parti per arrivare a decisioni concrete, questo serve. E come FIT-CISL ci siamo.

Fonte: Segreteria Aziendale FIT-CISL Ataf

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