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Nubigragio, anche la Filarmonica Rossini è in ginocchio

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Estate fiorentina, non solo musica, concerti, happening e performance.. C'è anche il lato B del programma: l'evento eccezionale che puntuale si presenta. Nel cartellone 2014 datava 19 settembre, quest'anno il primo agosto. Nubifragio, fortunale, tromba d'aria.. Lo scenario dei giorni dopo, sotto un sole sprezzante, è ancora da apocalisse.

Anche la Filarmonica Rossini è in ginocchio dopo il disastroso evento di sabato che ha squassato la città e infierito sul Quartiere 3 in cui da oltre dieci anni la gloriosa associazione ha trovato sede. Un capannone ex falegnameria comunale, al 41 di via di Villamagna fra l'Albereta e il ponte di Varlungo. Ospita la storica Banda Musicale, oggi bella Orchestra di Fiati, la Scuola di Musica BestWave con tutte le classi di strumento, un prezioso archivio di spartiti e partiture, una collezione di antichi e rari strumenti. Uno spazio sottratto all’abbandono, una realtà frequentata da centinaia di persone: i musicisti di notte (prove d'orchestra ogni martedì e venerdì) maestri della Scuola con allievi e famiglie di giorno. Subito fatta la conta dei danni, con la presenza vigile del presidente Esposito, del Vice Nutini, della consigliera Fusi subito accorsa (abita quasi di fronte, ha vissuto attimo per attimo il drammatico inseguirsi degli eventi). A sorpresa la visita di Alessia Bettini assessore all'Ambiente, in solidarietà e vicinanza. Messaggi di conforto dal presidente del Consiglio Regionale Giani, vecchio amico della Rossini, della presidente Cultura Federica Giuliani, dalla Segreteria del Sindaco. In soccorso anche Publiacqua, come vicini di sciagura e di casa.

Risolutivo sopratutto il sopraluogo dei tecnici del Comune (Direzione Patrimonio, Servizi Tecnici) in tempestiva ricognizione, prospettando interventi importanti con procedura di somma urgenza: consolidamento con rifacimento completo del tetto perchè ogni attività di musica, scuola, formazione possa ripartire al più presto.

Infatti ingenti e davvero gravi si sono manifestati i danni in tutti gli ambienti, strumenti musicali compresi. Controsoffitto e mura interne fradice, permanente blackout, acqua alta mista a terra in sala prove, archivio, aule della scuola di musica, zona bagni, presidenza. Acqua a catinelle grondava dai neon industriali del soffitto, pozze su ogni sedia dell'orchestra, danni ai timpani sinfonici, alle membrane di congas, tamburi imperiali e rullanti da sfilata; acqua su vibrafono, marimba, xilofono in palissandro rosewood. Allagati nelle loro gigantesche custodie un importante basso tuba e il preziosissimo imponente sax basso. Compromessi gli impianti techno della Scuola (mixer, audio, stativo con fari), il palco nuovo (per i ragazzi e le feste) con la moquette rossa, impregnato d'acqua marcia che ancora non defluisce; chiazze di muffa alle pareti, pannelli fonoassorbenti a brandelli sui muri, da gettare scorte di carta da copia e da bagno, pubblicazioni importanti, spartiti e partiture d'archivio illeggibili.

La violenza del vento ha scardinato porte interne, divelto le insegne, fuori un'apocalisse di rami e grondaie, nello scenario dell'Albereta senza più un albero.

Non ci sarà quest'anno la Rossini a celebrare la Notte di Stelle in San Lorenzo, e nemmeno per l'11 agosto Liberazione di Firenze. In cartellone non c'è scritto 'RIPOSO' ma 'LAVORO' … per tutti i musicisti, impegnati senza tregua in questi giorni difficili a salvare il salvabile, traslocare strumenti, ripristinare la sede che immediatamente diventerà cantiere, per ritrovarsi sul finire dell'estate a celebrare una grandiosa rentrée... in musica, naturalmente !

Fonte: Ufficio Stampa

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