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Milena Gabanelli, vincitrice del Premio Boccaccio 2015 per il giornalismo: "Ai giovani dico di non demordere"

Milena Gabanelli

Milena Jole Gabanelli, conduttrice e autrice tv, apprezzata per le inchieste di ”Report”, considerato da pubblico e critica il miglior programma di giornalismo investigativo in onda su Rai3, sarà a Certaldo per la prima volta il prossimo 12 settembre. E per un motivo ben preciso. Sarà fra i tre illustri premiati della trentaquattresima edizione del “Boccaccio 2015”, il cui vincitore per la letteratura italiana è l’attore e drammaturgo Stefano Massini e per la letteratura internazionale Jorge Mario Pedro Vargas Llosa, già premio Nobel per la letteratura nel 2010.

Le inchieste giornalistiche -  a cui  Milena Gabanelli ci ha abituati da quando è nato Report, ossia dal 1997 -  sono sempre molto coraggiose e fanno scuola per il modo serio, professionale e innovativo sul piano delle nuove tecniche di videogiornalismo, con il quale  vengono affrontati temi di grande attualità e spesso spinosi: dall’economia alla sanità, dalla giustizia all’inefficienza di alcuni servizi pubblici, dalle questioni legate al crimine organizzato (ecomafia, servizi segreti, etc…) a quelle legate al mondo del lavoro. Per il suo stile inconfondibile ha vinto numerosi premi (oltre venti) anche se ad uno in particolare è rimasta legata, ma è lei stessa a parlarcene in una breve intervista.

E’ quello vinto nel 2005,  il “Saint-Vincent”, perché me lo ha consegnato l’ex presidente Carlo Azeglio Ciampi al Quirinale, ed ero premiata insieme al mio mito: Ettore Mo”.

Qualsiasi lavoro fatto con passione e serietà professionale (come è sempre stato nel suo caso) richiede un grande dispendio di energie personali a più livelli. Ritiene che le giovani generazioni siano in grado di affrontare simili sfide? Quali consigli darebbe loro?

“Sono stata giovane anch’io e ricordo ancora bene tutto, non ero diversa dai ragazzi che bussano alla mia redazione e a tutte le redazioni per cercare qualcosa da fare. Quello che mi sento di dire è di seguire le proprie passioni, di non demoralizzarsi, di fare anche altri lavori contestualmente visto che con i compensi che girano è difficile pagarsi l’affitto (quando ho iniziato io era uguale, e, infatti, per mantenermi facevo anche le fiere). Con pazienza e perseveranza il momento giusto arriva per tutti”.

Sente forte il senso di responsabilità quando affronta le sue inchieste? E i pericoli?

“Certamente sì, altrimenti sarei già in galera, però, per fare un programma come Report ci vuole anche una certa dose di masochismo”.

Qual è la sua vacanza ideale e cosa - o chi -  porterebbe con sé?

“Non al mare, che adoro, ma dopo 3 giorni mi annoio, mentre mi diverto e mi rilasso a visitare grandi città che non conosco, lontano dal mio Paese, e  insieme a mio marito. Con me porto il minimo, ma sempre un computer e il telefono”.

La cerimonia di premiazione, organizzata dall’Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio presieduta da Simona Dei, si terrà sabato 12 settembre, nel pomeriggio (ore 16.30), a Certaldo Alto, nei locali di Palazzo Pretorio. Sarà presente la giuria, presieduta da Sergio Zavoli e composta da Pier Francesco De RobertisPaolo Ermini, Stefano Folli, Margaret Mazzantini, Marta MorazzoniLuigi Testaferrata.

Chi volesse partecipare all’evento, può prenotarsi online andando sul sito dell’associazione www.premioletterarioboccaccio.it

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