
“Applicare le leggi antimafia, che riconoscano l’associazione a delinquere, e adottare nuove norme contro il riciclaggio di denaro nei confronti delle aziende irregolari cinesi”. E’ quanto chiede il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Giovanni Donzelli commentando la tesi contenuta nella relazione finale della commissione parlamentare d’indagine sui fenomeni di contraffazione a Prato, secondo la quale dietro l’illegalità ci sarebbe la criminalità organizzata internazionale.
“Da tempo, nel silenzio delle istituzioni, chiediamo l’adozione di questi provvedimenti - commenta Donzelli - ora che anche il Parlamento si è accorto di quello che succede a Prato è arrivata l’ora di agire con urgenza. La Regione Toscana ha certificato nei controlli che sei aziende su sette risultano irregolari, ma non ha saputo far altro che continuare a tollerare. Tutti a Prato sanno dove si trovano queste aziende: è incredibile che la situazione di illegalità sia stata recensita ma non si faccia niente per contrastarla.
“Non si può più aspettare - conclude Donzelli - per chi lavora nell’illegalità senza il rispetto delle norme sulla sicurezza, la salute e il lavoro servono la confisca dei beni e il carcere duro. Inoltre il nostro Paese deve dotarsi di nuove severe norme contro il riciclaggio di denaro sporco. Se lo Stato continuerà a dare spazio a queste pseudo-aziende allora sarà chiaro che si vuol stroncare chi rispetta le regole, le aziende che pagano le tasse e che danno lavoro vero a tante famiglie”.
Fonte: Ufficio Stampa
<< Indietro