Ventuno anni fa moriva Giovanni Spadolini e “Firenze, la Toscana e l’Italia sentono ancora la mancanza di un grande storico laico, professore universitario, grande politico, grande giornalista”. Eugenio Giani, presidente del Consiglio, si è recato questa mattina a San Miniato al Monte, nel cimitero monumentale che accoglie le personalità a cui Firenze tributa il suo ringraziamento. Nelle parole del presidente l’omaggio dell’assemblea regionale e della Toscana allo statista che il 25 giugno avrebbe compiuto 90 anni. Giani ha richiamato “il grande studioso ma anche giornalista e primo Premier non democristiano della Repubblica Italiana, oltreché Presidente della Repubblica ad Interim, Ministro della Difesa e Presidente del Senato”. Fondamentale fu il contributo di Spadolini alla cultura del nostro paese: “da Ministro dei Beni culturali – ha ricordato il presidente - si occupò di realizzare la legge che regolò il Ministero che amministra la più grande ricchezza del Paese. Fu Direttore dei più autorevoli giornali della penisola come il Messaggero, il Mondo, il Corriere della Sera e il Resto del Carlino”.
Giani ha ricordato anche gli ultimi anni di vita dello statista, dedicati al Partito Repubblicano e alla scena politica italiana “restando tuttavia legato alla ‘sua’ Firenze, nella quale fu sepolto dopo la sua morte avvenuta il 4 agosto 1994”. Oggi la memoria e l’eredità di Spadolini “è affidata nelle sapienti mani di Cosimo Ceccuti e della Fondazione Nuova Antologia di cui è presidente, che custodisce l’ingente patrimonio culturale e la biblioteca che lo statista ha lasciato al momento della sua scomparsa”.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale