Da oltre 70 anni che la Laguna di Orbetello non subiva un disastro simile a danno della fauna autoctona a causa delle condizioni meteo. In particolare negli ultimi tre giorni sono stati raccolti oltre 200 tonnellate di pesce morto per mancanza di ossigeno. Lo rende noto il Corpo forestale dello Stato che sta indagando anche "per accertare eventuali responsabilità di chi potrebbe non aver adottato le necessarie misure preventive". Il Cfs ricorda in una nota, di essere "intervenuto immediatamente fornendo il servizio logistico, grazie ai presidi sul territorio di Duna Feniglia e di Ansedonia, e monitorando la situazione collaborando con gli altri enti e associazioni interessate, tra le quali anche quella dei pescatori". "La mancanza di ossigeno nell'acqua che ha causato la morte degli animali è dovuta certamente al gran caldo di questi giorni ma la Forestale - si spiega - sta indagando anche per accertare eventuali responsabilità di chi potrebbe non aver adottato le necessarie misure preventive. Sono esclusi al momento - conclude la nota - problemi legati alla salubrità per la popolazione per il consumo alimentare del pesce in commercio e per le frequentazioni delle spiagge limitrofe alla laguna".
Il Comune: "Urge intervento del Mef"
Dopo la moria di pesci nella laguna (400 tonnellate in pochi giorni), a causa del caldo e della conseguente mancanza di ossigeno, il Comune di Orbetello ha scritto al Ministero dell'Economia (Mef) richiedendo interventi urgenti per mitigare la calamità in atto ed evitare ulteriori danni. Il Mef è proprietario della laguna tramite l'Agenzia del Demanio. "Richiediamo a fronte di un problema di tale gravità - scrive il sindaco Monica Paffetti - che codesto onorevole Ministero, in qualità di unico proprietario della laguna, voglia provvedere a farsi carico di tutte le necessarie attività tese ad impedire il verificarsi di ulteriori eventi calamitosi ed a mitigare gli effetti di quelli già concretizzatisi, in conformità al principio generale per cui il proprietario ha l'obbligo di mantenere il proprio bene eseguendo i lavori necessari per evitare che il bene stesso possa arrecare danni ai terzi". "In questi giorni - scrive ancora il sindaco - si sta assistendo ad un problema di dimensioni e gravità ben superiori all'ordinaria (e già particolarmente gravosa) gestione del sistema lagunare: la moria di svariate tonnellate di pesci con la conseguente necessità di immediata raccolta, rimozione e smaltimento ha richiesto addirittura l'intervento della Protezione Civile per prevenire danni alla salute dei cittadini, oltre agli evidenti danni per l'economia le sue principali fonti di sostentamento". "Si resta in attesa di urgente riscontro", conclude il sindaco Paffetti.
Il ministro Galletti: "Seguiamo la situazione"
Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti e le strutture tecniche del dicastero "seguono con la massima attenzione la situazione di grave criticità per la fauna ittica che si è venuta a creare nella laguna di Orbetello - si legge in una nota -. Il ministero ha chiesto alla Regione Toscana, all'Arpa, alla Provincia e al Comune "una relazione sullo stato della situazione e un approfondimento sulle possibili cause e sulle azioni intraprese".
FdI: "La Regione trovi le risorse"
"Le istituzioni non giochino a creare una guerra fra poveri, non ha senso generare divisioni fra pescatori, campeggiatori e altri operatori turistici. Regione e Governo trovino i 30 milioni necessari per ripagare i danni, far ripartire l'ecosistema ed individuare una soluzione di pompaggio idraulico per ricambiare le acque della laguna senza danneggiare gli operatori turistici sulla costa". Lo afferma il capogruppo Fdi in Consiglio regionale Giovanni Donzelli che oggi ha svolto un sopralluogo nella laguna di Orbetello. Donzelli ha anche incontrato la cooperativa di pescatori col presidente Pier Luigi Piro ed alcuni operatori turistici. "Il disastro forse poteva essere evitato - aggiunge in una nota -. Per questo chiederò di aprire immediatamente un'inchiesta in Commissione ambiente e territorio della Regione Toscana. Le prime segnalazioni del dottor Lenzi, membro del Comitato tecnico scientifico previsto dall'accordo di programma, sono datate 10 marzo. Cosa è stato fatto dal 10 marzo ai primi di luglio?".
Mugnai (FI): "I biologi segnalarono le criticità"
"Quanto accaduto a Orbetello, con la morìa di pesci e fauna acquatica è un fatto impressionante e destinato a minare per lungo tempo gli equilibri di quel delicato e fragile, ma importantissimo, ecosistema. E dinanzi a eventi straordinari, servono reazioni straordinarie. E' quanto siamo pronti a chiedere alla Regione Toscana". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Stefano Mugnai, annunciando un'interrogazione sulla laguna di Orbetello. "A quanto apprendiamo da chi è sul territorio - aggiunge in una nota - nella primavera scorsa i biologi avevano già segnalato l'innalzamento termico delle acque lagunari e altri problemi legati al carico organico delle masse vegetali, alla riduzione dell'ossigeno disciolto nella notte, tutte situazioni che il basso livello delle acque non aiutava di sicuro". Secondo Mugnai "il comitato scientifico, a quanto risulta, si era anche spinto a chiedere una manutenzione degli impianti che consentisse di essere pronti ad affrontare l'estate". "Adesso bisogna intervenire in via d'urgenza con nuove risorse - conclude - e noi siamo pronti a tradurre questa esigenza in atti concreti".
L'assessore regionale Fratoni: "Stato di calamità da stasera"
"Immagino, anzi sono sicura, che già da questa sera la giunta regionale assumerà tutte le iniziative del caso per attivare anche lo stato di calamità e dunque la possibilità anche di attingere a fondi statali, perché purtroppo lì dobbiamo rivolgerci". Lo ha detto l'assessore regionale all'ambiente della Regione Toscana, Federica Fratoni, rispondendo ai giornalisti a margine della seduta del Consiglio regionale, in merito alla grande moria di pesci nella laguna di Orbetello per il caldo. "Stiamo sicuramente sostenendo il Comune nella gestione di una fase non facile", ha aggiunto, "la decisione assunta è stata quella di procedere all'operazione di insuflaggio per riportare l'ossigeno nell'acqua a livelli accettabili". "Leggevo - prosegue - dichiarazioni, alcune anche pubbliche, che dicono che ci troviamo di fronte ad una situazione nella quale quel tratto di mare risulta il più caldo del bacino del mediterraneo.
Solo il tratto fra la Libia e l'Egitto ha le stesse temperature". Secondo Fratoni "se a questo aggiungiamo il vento di scirocco e una situazione anche perdurante, perché in realtà della laguna ci stiamo occupando da dieci giorni, questo ovviamente è un caso eccezionale. Sono passati 60 anni dall'ultima ondata di questa consistenza". Per questo, ha detto ancora, "stiamo monitorando; si è attivato il sindaco e l'amministrazione comunale, e nei prossimi giorni in tempo reale convocheremo il comitato di sorveglianza insieme alla provincia e al comune in modo da fare il punto della situazione acquisendo le risultanze del comitato scientifico". Poi, ha concluso, "c'è tutta la partita che non riguarda il mio assessorato ma mi sono sentita di visitare anche la cooperativa dei pescatori locali che sono 100 posti di lavoro, un'attività molto importante per la zona".
Pesce, danni da 10 milioni: persa l'80% della produzione
Nella laguna di Orbetello continua senza sosta la moria di pesci asfissiati per mancanza di ossigeno, procurando un enorme danno ambientale ma anche economico. Secondo le prime stime della Federcoopesca-Confcooperative, a oggi è andata persa fino all'80% della produzione ittica della laguna per un valore di oltre 10 milioni di euro di danni. In particolare sono andati distrutti milioni di avannotti, i piccoli di spigola, orata, cefalo e sogliola, tutto quel pesce che tra 18/20 mesi sarebbe diventato prodotto commerciale e ora, fa sapere la Federcoopesca, c'è bisogno di riseminare tutto nel più breve tempo possibile altrimenti il danno non sarà solo circoscritto ad oggi ma anche al prossimo futuro.
''In questa situazione di eccezionale gravità è importante andare alla radice del problema e individuare le cause, come sta facendo la Forestale'', afferma Massimo Guerrieri referente toscano per la Federcoopesca-Confcooperative, nel ricordare che l'ondata straordinaria di caldo che sta colpendo l'Italia non crea problemi ai pesci che vivono in mare. Oggi l'attività delle peschiere rappresenta per la zona un'importante fonte di reddito in costante crescita. Le specie più allevate ad Orbetello oltre a spigole, orate, anguille, ci sono anche i cefali da cui si ricava la bottarga di Orbetello presidio slow food, tutti prodotti che oltre a trovarsi in pescheria sono presenti in varie catene della grande distribuzione.
Sel: "Governo e Regione si attivino"
Governo e Regione Toscana si attivino per il disastro ambientale nella Laguna di Orbetello. A chiederlo è Sinistra Ecologia e Libertà con una interrogazione che verrà depositata in Senato nelle prossime ore e con una mozione presentata oggi in Consiglio Regionale da Sì-Toscana a Sinistra, con la quale si chiede anche la dichiarazione di stato di calamità per tutta l'area.
"Sono decine le tonnellate di pesce morto a causa dall'anossia dovuta alle elevate temperature raggiunte dalle acque lagunari, con un danno economico stimabile in diversi milioni di euro - osserva il coordinatore provinciale di SEL Marco Sabatini - Esprimiamo la massima vicinanza alla comunità di Orbetello che, dopo l'alluvione, adesso si trova nuovamente ad affrontare un disastro ambientale con tutte le conseguenze che questo comporta".
"Crediamo che in queste ore sia necessario, come del resto in tanti stanno facendo, a partire dalla Cooperativa dei Pescatori, da diverse Associazioni, da alcuni rappresentanti del comune stesso e da alcuni imprenditori, adoperarsi per uscire dall'emergenza - prosegue - Crediamo che sia completamente inutile, anzi dannoso, stare sull'albero come avvoltoi ad attendere notizie peggiori. Questa è una storia che si ripete e che vede, come capitato per le alluvioni, qualcuno pronto a speculare politicamente su questa vicenda senza fare nulla di concreto per risolverla".
"Le responsabilità - prosegue Sabatini - se ci sono, verranno accertate così come è necessario una volta per tutte capire bene cosa è stato fatto durante il lunghissimo periodo in cui la Laguna è stata sotto gestione straordinaria con l'obiettivo mancato del risanamento ambientale e sono state spese dal Commissario ingenti somme di denaro per opere a nostro avviso inutili e non, ad esempio, per la realizzazione di infrastrutture importanti, come i canali interni, fondamentali per contrastare l'eutrofizzazione delle acque.".
"Chiediamo, quindi, la dichiarazione dello stato di calamità per tutta l'area, ma anche chiarezza su come è stata gestita la bonifica della Laguna in passato e quali investimenti ed il tipo di gestione si intende fare nel futuro. E' inaccettabile - conclude Sabatini - che un bene dello Stato come la Laguna di Orbetello gravi solo sulle spalle della comunità Orbetellana. E' evidente che la Laguna ha bisogno di più risorse, gestite in maniera totalmente trasparente: solo così, in futuro, potremo contrastare questi eventi drammatici".