Stemma del beato in vendita, risponde Firenze Promuove: "Si tratta di un altro scudo, la Diocesi ci scredita"

Lo stemma vescovile del Beato Del Corona messo all'asta

"Onestamente l’Associazione Firenze Promuove non capisce perché la Diocesi di San Miniato ieri ha emesso un suo comunicato stampa, denominando il file word “cs smentita asta”.

Abbiamo chiesto spiegazioni alla Diocesi, visto che il loro comunicato stampa ha – volutamente da parte loro – portato le redazioni a credere che si tratti di una truffa perpetrata dalla nostra Associazione; non a caso il quotidiano on line Gonews ieri titolava Stemma di beato Del Corona in vendita? La diocesi smentisce: “Lo possiede la curia” (http://www.gonews.it/2015/07/24/stemma-di-beato-del-corona-in-vendita-la-diocesi-smentisce-lo-possiede-la-curia/).

La Diocesi, con tale azione, ha voluto solo screditare, diffamare e denigrare l’operato – tra l’altro con fini solo benefici - dell’Associazione Firenze Promuove.

Come abbiamo ampliamente scritto nel ns Comunicato Stampa dello scorso 20 luglio (tra l’altro pubblicato integralmente da Gonews), con il quale annunciavamo l’asta benefica, abbiamo messo all’asta LO SCUDO con lo stemma del Beato Mons. Del Corona CHE E’ STATO ESPOSTO PER ANNI SULLA FACCIATA DEL MONASTERO DI FIRENZE DOVE MONS. DEL CORONA E’ SEPOLTO e che da 13 anni è custodito nell’archivio storico dell’Associazione.

Essendo dunque l’oggetto di proprietà da 13 anni dell’Associazione Firenze Promuove non c’era bisogno che la Diocesi emettesse tale comunicato stampa specificando che “lo stemma originale è conservato presso la curia di San Miniato”, in quanto noi per primi abbiamo specificato che all’asta ero lo scudo dello stemma che è stato esposto sul Monastero dove è sepolto.

Ripetiamo: la Diocesi ha intenzionalmente voluto screditare, diffamandola, l’Associazione Firenze Promuove, attiva da 23 anni (abbiamo organizzato, tra l’altro, l’unica mostra itinerante per l’Italia dell’Anno Santo del 2000 e benedetta da Papa Giovanni Paolo II, i grandi eventi per il 30° e 40° dell’Alluvione di Firenze del 1966 e della visita di Papa Paolo VI per quell’evento, e stiamo organizzando quelli per il 50°), e per questo motivo, non avendo la diocesi provveduto a rimediare al suo comunicato stampa, è intenzione dell’Associazione chiedere i danni alla stessa Diocesi.

La Diocesi si è lamentata di non essere stata informata, ma ci chiediamo, per quale motivo doveva essere informata, visto che Firenze Promuove è un associazione fiorentina e non di San Miniato.

Firenze Promuove non ha detto che raccoglieva soldi per la Diocesi di San Miniato o che tale Diocesi sosteneva l’asta; Firenze Promuove ha solo asserito che avrebbe consegnato  il 50% della somma raccolta al nuovo vescovo di San Miniato, quando questi sarà nominato dal Papa, e che questi potrà usurarli come meglio crede a beneficio della stessa diocesi e/o dei suoi diocesani.

Intenzione che rispetteremo nonostante l’attacco pretestuoso e denigratorio, oltre che diffamatorio, messo in atto dagli attuali vertici della Diocesi, i quali, a questo punto, saranno chiamati a risponderne penalmente e civilmente".    

Fonte: Firenze Promuove

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