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Editori indipendenti a Elbabook: parte il conto alla rovescia

Rio nell'Elba

A Rio nell’Elba crescono gli sguardi incuriositi e, al contempo, le mani si tendono intorno a un progetto che vuole fortemente essere condiviso, essere spartito tra le persone: ELBABOOK, il primo festival isolano dedicato all’editoria indipendente, animerà l’Isola dal 29 al 31 luglio, per valorizzarne culturalmente la parte orientale, la stessa che ospitò le ultime aspirazioni di Napoleone, nonché le ispirazioni di Hervé Guibert, dotato di acume e sensibilità, che oggi andrebbero riportate alla luce come il metallo del vicino parco minerario UNESCO.

Cultura e arte sono le parole chiave per migliorare un’offerta turistica consapevole e la prima pietra posata dalla direzione artistica è stato il concetto di libro quale bene pubblico, senza mono-tendenze di mercato o egemonie al soldo dello squalo più abbiente.

Il mare di #ElbaBookFestival sarà attraversato da 24 case editrici provenienti dall’intera Penisola, tra cui Tunuè, Voland, Nottetempo, 66thand2nd, Uovonero e Asino Edizioni, sarà di tutte le sfumature possibili, dalla narrativa per ragazzi ai diari di viaggio, dagli album illustrati alla poesia, dai saggi filosofici alle lezioni di giardinaggio, dalle minime più irriverenti alle massime della storia, sino agli audiolibri firmati Emons.

Dalla mattina alla sera la Terrazza del Barcocaio, Piazza del Popolo, Il Bastione, il Teatro Garibaldi e Piazza Matteotti saranno le cornici naturalistiche del festival, sino al Passo della Pietà, il cui nome profondo rievoca il testamento spirituale di Guibert, scomparso e sepolto proprio sull’Isola, simbolo di una cultura anticonformista e incompresa, che qui trovò un rifugio e che da qui potrebbe ripartire.

Non si conteranno le contaminazioni, inoltre, tra spunti enologici ed enogastronomici, gli aperitivi offerti da AIS e Consorzio vini DOC, Birra dell’Elba e Slow Food, le stravaganti colazioni in compagnia degli editori, le sorprese inesauribili al bookshop della Libreria Stregata, gli spettacoli di giocoleria con i Metà e Mavà, e l’Amato Jazz Trio in concerto.

Di maggiore concentrazione saranno i due salotti pomeridiani che scandiranno la manifestazione: Digitale vs Cartaceo, al quale parteciperanno Giulia Iannuzzi, Roberto Caso e Alberto Forni, e Grandi gruppi editoriali e grande distribuzione: misure a tutela dei piccoli editori, con Silvia Boano, Michelangelo Sebastiani, Dario De Cristofaro e Giulio Milani.

Saranno tre giornate di spassose full immersion, come gli strapiombi sull’acqua cristallina, ricche di incontri, tavole rotonde, musica in strada e degustazioni delle primizie locali, dei produttori a km zero per tutelare il lavoro artigianale in Italia, oltre che diffondere la “bibliodiversità”; la quale ha unito le piccole e medie realtà editoriali alle piccole e medie istituzioni, agli atenei orientati all’estero, come l’Università per Stranieri di Siena, o ai comuni che si sono persino trasformati in editori per le scuole, a fini didattici, come il progetto ComunEbook di Ferrara.

Su tutte, però, spicca la volontà del borgo di Rio, il più antico dell’Isola, ente organizzatore per eccellenza che ha messo a disposizione i suoi volontari e ogni suo angolo storico. Tre giornate già degne di fiducia, avendo ricevuto il contributo di Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a

base Cellulosica, main sponsor, oltre che il patrocinio di Symbola, altisonante “Fondazione per le qualità italiane”, della Regione Toscana e della prestigiosa Fondazione “Elba”. In più il rapporto tra il territorio e gli editori è stato rafforzato dall’eco dei media partner, ovvero il sodalizio tra i consorzi Visit Elba e Visit Ferrara, e il collettivo 42Linee, consacrato ai bei libri e alla letteratura, che stampa la rivista “Flanerí” ed “effe – Periodico di Altre Narratività”, votato allo scouting autoriale. La carica etica è forte, ma anche l’entusiasmo non manca. Ecco il palinsesto: http://www.elbabookfestival.com/

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