
"Come già avevamo anticipato è stata confermata la farsa delle elezioni provinciali. E di questo passo probabilmente non ci sarà neanche più bisogno di andare a votare più in generale.
Infatti, oltre ad aver votato solo consiglieri comunali e Sindaci manco vivessimo in un regime aristocratico, il risultato è stata una bassa affluenza, ampiamente sotto il 50%.
Ma il neopresidente è stato contento della grande partecipazione che ha visto solo lui in quanto su 315 elettori sono andati a votare appena 154. E di questi 12 hanno votato scheda bianca e 4 l’hanno annullata. Questo sta a significare che c’è stata un’imposizione del partito per far sì che si andasse a votare. Come se non bastasse c’era stato anche un accordo col centrodestra per andare a votarlo e nonostante anche questo il risultato è stato quello che è stato. Ma alla fine i voti a lui favorevoli si sono limitati a 138.
E il risultato dunque parla di un neopresidente con solo il 43% di voti ponderati nonostante fosse l’unico candidato come in certe storiche elezioni bulgare o in quelle attuali della Corea del Nord. Mentre appena un anno fa la presidente uscente Federica Fratoni raccolse circa il 60%.
Eppure sono tutti contenti, compreso l’ex segretario del PD provinciale Marco Niccolai che è uscito con un comunicato che dire imbarazzante è dire poco.
Nella stessa Pistoia c’è stato un forte dato politico visto che sono andati a votare solo 11 aventi diritto sui 33. Ma forse Niccolai non deve essere stato informato quando ha scritto quello che ha scritto.
Non ci sembra che in queste condizioni ci sia nessuna legittimazione a poter assumere la presidenza della Provincia visto che lo stesso PD si è dimostrato diviso nel segreto dell’urna e nella partecipazione.
Senza dimenticare che anche se fossero andati a votare sempre di elezioni farsa si parlava.
Ci chiediamo quindi come potranno essere affrontati i problemi dei cittadini che riguardano la diminuzione dei servizi e la loro selvaggia esternalizzazione nonostante la presenza di numerosi dipendenti provinciali che rischiano il posto di lavoro. Di contro un aumento continuo della tassazione già sanzionato dal nuovo presidente della Provincia.
Oggi più che mai si è confermato purtroppo che la cosa più importante per la politica è la spartizione delle poltrone e non i problemi concreti dei cittadini, primo su tutti il lavoro inteso non come semplice occupazione ma anche come strumento di dignità umana".
Giacomo Pasqui e Marco Conti, Monsummano Terme Bene Comune
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