Iniziamo oggi all'interno del nostro spazio, la rubrica dedicata alle vostre richieste, dove noi cercheremo di rispondere a problemi, curiosità, preoccupazioni che riguardano la sfera relazionale e psicologica.
Qui sotto la lettera di un nostro lettore che ringraziamo.
Salve, ho letto il vostro articolo
http://www.gonews.it/2015/05/21/il-piacere-di-piacere-il-narcisista-e-la-manipolazione-affettiva
Sto cercando di approfondire questo tema da qualche mese, ovvero da quando ho cominciato a somatizzare fastidiosi malesseri fisici da cui, nonostante indagini cliniche accurate, i medici non diagnosticavano altro che uno stato di salute ottimo.
Credo di essere vittima di una narcisista manipolatrice, in cura da qualche anno presso una psicoterapeuta, per risolvere problemi legati all'ansia e ad agli attacchi di panico. Siamo sposati da 10 anni con due figli.
La domanda che volevo porvi è:
Secondo il Vs parere e secondo la vostra esperienza (in merito ad altre testimonianze) è possibile che una narcisista manipolatrice sia in grado di manipolare anche la propria psicologa?
Premetto che qualche mese fa ho inviato una mail alla psicologa che segue mia moglie, chiedendole se potesse trattarsi di una "sindrome di pinocchio", all'epoca non conosceva l'esistenza del disturbo mentale in oggetto, ma la dottoressa mi ha ignorato riferendo a mia moglie della mail, con le conseguenze che potete immaginare.
Ringraziandovi per l'attenzione e confidando in un Vs. tempestivo riscontro, saluto cordialmente.
Gentile Lettore
Lei pensa che sua moglie sia una narcisista manipolatrice, ma in assenza di informazioni sulla relazione che ha lei con la persona, è impossibile darle una risposta significativa e utile ed è anche impossibile valutare se la persona effettivamente soffra di questo disturbo.
Essendo lei a scrivere, la domanda è: qual è la difficoltà che lei incontra nel relazionarsi con sua moglie che l’ha spinta a scriverci? In questo caso possiamo solo provare ad immaginare cosa stia vivendo.
Dal tono della lettera appare molto preoccupato per la situazione che sta vivendo e per la sintomatologia, probabilmente psicosomatica, che si sta manifestando.Possiamo comprendere quanto possa essere difficile e quanta sofferenza le possa provocare la situazione che sta affrontando.
Non possiamo esprimerci sul lavoro svolto dalla collega, possiamo soltanto dire che uno psicoterapeuta di solito sa riconoscere se il paziente cerca di manipolarlo o non racconta la verità. Molto probabilmente il lavoro che sta facendo sua moglie è molto lungo, di conseguenza i cambiamenti possono avvenire in maniera lenta e di volta in volta su piccole aree, partendo da una consapevolezza fino ad arrivare ad una modificazione.
Per quanto riguarda la non risposta alla sua mail da parte della terapeuta, ipotizziamo che l'abbia fatto per due principali motivi:
1) la psicologa è tenuta al segreto professionale: non avrebbe mai potuto dare informazioni su sua moglie, se non successivamente ad un accordo con la stessa
2) per mantenere una buona relazione terapeutica con la propria paziente: è stato necessario che fosse lei stessa a comunicare l’arrivo della sua mail alla moglie. Se non avesse detto niente alla sua paziente della mail e sua moglie avesse scoperto la lettera, quest'ultima avrebbe pensato che la sua psicologa le tiene nascoste cose che la riguardano, che prende informazioni senza che lei lo sappia dal marito e questo porterebbe a una sicura rottura terapeutica.
In terapia il rapporto terapeuta paziente è al primo posto ed è caratterizzato prima di tutto da fiducia e trasparenza. In questo caso lei probabilmente non si è sentito accolto dalla terapeuta di sua moglie, ma questa ha cercato, anche in linea con il codice deontologico, di essere limpida e chiara con la sua paziente.
Dalle informazioni che ci ha descritto, non ci è possibile affermare se sua moglie abbia effettivamente il disturbo narcisistico di personalità , ma questo non è il problema principale che ci porta. Lei teme che sua moglie possa manipolare la psicologa: qualunque tipo di percorso stia intraprendendo sua moglie, questo è un percorso che appartiene solo a sua moglie. La preoccupazione che mostra per l’eventuale manipolazione della psicologa appare come un senso di minaccia che percepisce per sé e forse anche per i suoi figli.
Se così fosse, per migliorare la sua condizione psicosomatica causata dallo stress che sta provando, riteniamo sia necessario che lei stesso si rivolga a uno psicoterapeuta che la possa aiutare ad affrontare questo momento di difficile gestione per lei.
Potrebbe essere una soluzione per voi anche una terapia di coppia o terapia familiare, per tutelare e proteggere la vostra famiglia dalle probabili ripercussioni negative che il momento che state vivendo può innescare, dove i dubbi e le difficoltà che avete, possano emergere , al fine di trovare una soluzione ad una situazione che percepiamo come difficile da affrontare.
Nel caso in cui vogliate suggerirci un argomento da affrontare o esporci una vostra problematica o preoccupazione scriveteci a studiopsicologicoilcammino@gmail.com, e noi vi risponderemo o pubblicando la lettera in forma anonima o affrontando la tematica da voi richiesta.
Studio Psicologico Il Cammino