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Caldo e afa: vanno in crisi anche i cani. Intanto dall'Arca di Marcignana si richiedono volontari

Il cane si sa è il miglior amico dell'uomo. Definirlo 'animale', a prescindere da qualsiasi modo la si possa pensare è riduttivo, forse offensivo se alla parola si dà un'accezione negativa come troppo spesso succede.

Di sicuro c'è che chiunque abbia un buon cuore e l'animo sensibile in questi tempi di sol leone e temperature alle stelle potrebbe ricambiare il favore, rispondere a tutte le volte in cui il fido cucciolo a quattro zampe ci allunga una zampina per giocare o scodinzola felice per averci visto.

Il periodo d'altronde già di per sé è di quelli difficili, macchiato in tutto il Paese da una piaga culturale enorme come gli abbandoni che si fanno vivi minacciosi in ogni periodo di vacanza.

Ma a dare un ulteriore schiaffo a meticci e razze da nobile pedigree ci sta pensando il termometro bollente di questo luglio da record con situazioni di assoluta criticità. D'altronde un quadro a tinte chiare della situazione lo dipinge il canile comunale di Empoli, situato a Marcignana e gestito dai volontari dell'associazione 'Arca'.

Se su 110 cani, anche se ben tenuti come nel caso empolese, molti sono in età avanzata, è evidente che la faccenda si complica non di poco, con i più vecchi che rischiano addirittura la vita, di morire stremati e senza forze.

"I nostri cani vengono sottoposti a una serie periodica di controlli veterinari - spiega a gonews.it Cinzia Cartacci, volontaria di Arca - ma quelli che hanno dai 12 anni in su rischiano moltissimo per la propria salute con un afa e delle temperature così invasive anche per uomini e donne.

Ogni giorno ce la mattiamo tutta per tenere il più possibile sotto controllo le condizioni igieniche di tutti i nostri ospiti a quattro zampe, pulendo con frequenza i loro box. Oltre a questo cerchiamo naturalmente di farli uscire la mattina presto, quando il clima è ancora più sopportabile, ma qui c'è bisogno che la stagione cambi, che torni un'escursione termica che sembra svanita nel nulla. C'è bisogno di aiuto insomma". Già, ma nel caso del canile di Marcignana la parola aiuto è da riferire anche ad aspetti che vanno oltre le insopportabili condizioni del tempo.

"Durante la settimana - sottolinea ancora Cinzia Cartacci - siamo 6-7 volontari e riusciamo, non senza fatica e impegno, a occuparci di tutti i cani. Il problema più grande però lo viviamo nel fine settimana quando per impegni di diverso tipo la quota di chi deve occuparsi dei cuccioli scende a 4-5 persone. Avere un po' di braccia in più a disposizione insomma non dispiacerebbe". Infine un appello a donare cibo al canile, preferibilmente scatolette perché voltare le spalle quando Fido ha bisogno di noi sarebbe uno schiaffo più violento di qualsiasi temperatura africana.

Gianni Capuano

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