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'Angeli e Diavoli': a Mercantia il teatro di strada è fashion. Una performance tra le più fotografate

Mercantia 2015 (foto di Tiziano Giorgini)

La moda, prestata al teatro di strada, è stata una delle protagoniste di "Mercantia 2015 - Le dieci direzioni”, con le performance “Angelus” e “Diabolus”, realizzate da Rebecca Ihle per I Macelli NoTheater.

Rebecca, stylist, ha dato forma, con i propri abiti, ad “Angelus” (angeli) e “Diabolus” (diavoli), due performance itineranti che hanno animato il borgo medievale per cinque, intense notti, insieme alle oltre 100 performance di teatro, giocoleria, danza, musica.

Laureata con il massimo dei voti all'Accademia delle Belle Arti di Firenze, 29 anni, Rebecca Ihle ha una passione per la moda che le è nata fin da piccola grazia alla nonna sarta, ma anche grazie al sostegno e alla collaborazione della madre e della zia nella realizzazione dei suoi progetti e dei suoi sogni. Dal 2013 collabora con I Macelli realizzando le scenografie e i costumi di scena di molti spettacoli, curando un progetto sul Ninfale Fiesolano di Giovanni Boccaccio (2013, Il giardino delle ninfe) e, lo scorso anno, dando vita per la prima volta a “Diabolus”, progetto che quest'anno veien riproposto assieme al suo omologo e speculare “Angelus”.

Rebecca è una grande osservatrice, prende ispirazione da ciò che la circonda ma è anche affascinata da linee e texture in una continua ricerca e rielaborazione dei tessuti di recupero. In questa ricerca tra linearità ed eccesso si è fatta ispirare da stilisti come: Issey Miyake, Roberto Capucci, Vivienne Westwood e da Jean-Paul Gaultier. Il suo marchio di fabbrica che la distingue la sua creatività è la riutilizzazione del materiale in modo seriale, tramite l'assemblaggio e, sfruttando le caratteristiche dei tessuti, li trasforma in materiale plastico.

Per “Diabolus” l'idea è stata realizzare qualcosa che uscisse dall'immaginario collettivo del diavolo con coda e corna, pur rimanendo subito riconoscibile. Gli abiti sono stati realizzati con tessuti di recupero, una scelta di economicità ma anche etica, i tessuti tagliati e rielaborati fino a creare una sorta di pelliccia. Il risultato, il messaggio di timore e inquietudine diabolica.

E per “Angelus”, che ha debuttato a fianco della riedizione di “Diabolus” (presentato nel 2014) l'angelo è uscito dallo stereotipo di abiti bianchi da sposa o di figure eteree con aureola e ali piumate. Come veri e propri “angeli sulla Terra”, hanno indossato abiti realizzati con passamaneria per creare volumi geometrici e reticolari, in un incontro tra moda e costume di scena.

“Angelus” e “Diabolus” sono due progetti a cura de I Macelli Galassia 5102: ALICE npdm direzione nessuna, a cura di Rebecca Ihle.

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