"Giovedì 16 luglio, il Consiglio Comunale di Castelfiorentino ha approvato il bilancio di previsione 2015.
C'era grande attesa per il principale atto di indirizzo politico della Giunta Falorni.
Si partiva dal programma presentato lo scorso anno, ricordando che il bilancio 2014 era stato licenziato dalla giunta Occhipinti.
La mia valutazione, nel complesso, rimane negativa, ma sono opportune alcune precisazioni.
Prima di tutto, i castellani pagheranno le stesse tasse dell'anno precedente.
Non è previsto, alcun abbassamento di imposte, solo un timido tentativo per l'Imu sui nuovi insediamenti produttivi, escludendo, però, gli immobili già esistenti.
La vedo dura che, qualcuno, in assenza di una strada, voglia costruire nuovi capannoni dalle nostre parti.
L'intervento proposto, pertanto, resterà di sola facciata, non costerà niente, ma non inciderà nemmeno sulla ripresa.
Si confermano le aliquote dell' addizionale Irpef, dell'Imu (escluso quanto sopra ricordato) della Tari, della Tasi, su di una base imponibile (il reddito dei castellani dichiarato nel 2014) che si colloca al quart'ultimo posto della provincia di Firenze.
Rimangono irrisolti problemi storici, quali l'area Ex Montecatini, inapprezzabili gli interventi per l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Briciole, per il paese alto ed il centro storico; la gran parte degli investimenti andrà nel recupero della circonvallazione nei pressi di San Donato, altra opera mal progettata ed eseguita ancora peggio.
Inapprezzabili i tagli per la gestione della cultura effettuati all'interno dei trasferimenti alla “Fondazione del Teatro del Popolo”, anche per il Museo “BeGo”; si parla di circa 17000 euro su 220.000 euro complessivi di trasferimenti.
Con le difficoltà del periodo, con un Museo che non è mai decollato, avrei fatto scelte diverse, magari evitando la partenza ritardata della mensa scolastica.
Alla luce di 11 anni di esperienza come Consigliere Comunale, voglio sottolineare, comunque, un diverso atteggiamento rispetto al passato, maggiormente critico, specie quando il primo cittadino ha portato a conoscenza del consiglio l'involuzione che la nostra città ha avuto in termini di perdita di posti di lavoro.
La politica locale, che ha governato da queste parti, deve porsi delle domande, essendo della stessa connotazione politica, dal dopoguerra ad oggi.
Anche il tema della sicurezza inizia ad essere affrontato con maggiore piglio ed attenzione.
Potrebbero esserci i presupposti per andare oltre; non so se Falorni ce la farà, deve assumersi ancora delle responsabilità serie, andare oltre le resistenze che troverà per strada, attuare misure, magari impopolari, ma ha il dovere, prima di tutto, di creare i presupposti per favorire gli investimenti, le opportunità di lavoro, partendo dal continuare la battaglia per la conclusione della nuova 429.
Se non si raggiungeranno, in tempi brevi, questi obiettivi,
andremo poco lontano ed i problemi si faranno sempre più difficili da risolvere".
Carlo Andrea Zini- INSIEME PER CAMBIARE