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Sconcerti presenta 'Storia del Gol', le gesta dei campioni all'ombra delle Torri

Mario Sconcerti

Il gol come gesto tecnico puro, come costruzione ed evoluzione del gioco, dai tempi pionieristici degli scudetti del Genoa e del Milan all'inizio del secolo scorso al calcio superprofessionistico e televisivo di oggi.

A studiarlo e spiegarlo è il giornalista sportivo Mario Sconcerti che venerdì 17 luglio sarà a San Gimignano per presentare il suo libro “Storia del gol” (ore 19 – Parco della Rocca di Montestaffoli, ingresso gratuito). All’incontro interverrà Matteo Marani, direttore del Guerin Sportivo.

L’iniziativa rientra nel cartellone di eventi di “San Gimignano Estate” a cura dell’amministrazione comunale. Una storia del calcio attraverso il suo aspetto principale: il gol.

Per capire che il gol è sempre diverso perchè si segna seguendo il tempo, in base alle epoche in cui si gioca. Meazza e Baggio erano della stessa bravura, ma infinitamente diversi. Perché il gol è come gli uomini, cambia con le loro abitudini.

Un viaggio per capire come siamo arrivati ad amare il calcio fino a farne un oggetto inconsueto di fede. Cercando di scegliere chi siano stati i migliori attaccanti e perché.

L’autore Mario Sconcerti è nato a Firenze. Scrive di sport da quarantacinque anni dopo aver commentato mondiali di calcio, olimpiadi e Tour de France. E’ prima firma sportiva del Corriere della Sera e editorialista di Sky Sport. Questo è il suo ottavo libro.

Il volume - Il calcio come lo intendiamo oggi ha la sua origine verso la fine dell'Ottocento, quando lo scopo del gioco non è più semplicemente strappare il pallone agli avversari, ma indirizzarlo in una zona ben precisa e delimitata del campo, che assume la forma di una porta.

È la nascita del gol, che di questo sport incarna l'essenza. Eppure, nonostante chiunque ne avverta quasi naturalmente il fascino e il valore incomparabile, il gol è sempre stato inteso solo come mezzo per il raggiungimento di un risultato finale, la vittoria. Sconcerti, è, invece, il primo ad averlo studiato come gesto tecnico puro e non solo.

“Il gol, quindi, - si legge tra le pagine del libro – è il manifesto di un’epoca. Non è mai uguale, ha sempre un passato e un futuro, è sempre la tappa di un’evoluzione. Studiarne la storia significa mettere insieme grandi uomini e il loro modo di costruire calcio e sentimenti.

E significa anche azzardare un giudizio finale, accettare la sfida impossibile di una classifica tra leggende.

Era meglio Valentino Mazoola o Boniperti? Meglio Piola o Riva? Meglio Meazza o Rivera? Meglio Pelé o Maradona? Per finire con la domanda delle domande: chi è stato il migliore di tutti? Al gol l’ardua sentenza”.

 

Fonte: Comune di San Gimignano - Ufficio Stampa

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