Siamo ormai a un passo dalla cerimonia di premiazione e prosegue la pubblicazione delle recensioni delle 27 opere selezionate dalla giuria del Premio Letterario Pozzale Luigi Russo che giunge quest’anno alla 63a edizione.
In attesa della consegna, che avverrà la sera di giovedì 16 luglio, a partire dalle 21.30, nel Chiostro degli Agostiniani, il Comitato organizzatore ha deciso di far conoscere i libri che sono stati valutati. Le recensioni vengono pubblicate, una al giorno, sul sito web premiopozzale.it e sulla pagina facebook collegata.
Uno scritto redatto direttamente dai componenti del comitato, appassionati di lettura ed esperti che vogliono far conoscere le opere partecipanti al premio.
Una recensione al giorno è il modo per accompagnare i cittadini e chi ama la lettura verso la cerimonia di premiazione del riconoscimento, nato a Pozzale nel 1948.
TITOLO: L'infinito sotto casa. Letteratura e transculturalità nell'Italia contemporanea
AUTORE: Nora Moll
CASA EDITRICE: Pàtron, 2015
Il termine transculturale viene inteso come tutto ciò che mira a individuare elementi letterari comuni universali e validi per tutti gli esseri umani, a prescindere dal colore della pelle, dalla lingua o dalla religione. Come i bambini, soggetti naturalmente transculturali, anche la letteratura può essere analizzata in questa ottica osmotica e di costante scambio.
L'autrice getta uno sguardo attraverso il Novecento letterario con una prospettiva transculturale, per abbracciare sistemi letterari sovranazionali e percepire la pluralità nel modello transculturale 'a rete'.
La letteratura nazionale diventa così transnazionale, una trama costantemente intessuta di contenuti sociali, estetici, linguistici che sono il portato di scrittori migranti ed emigrati, scrittori viaggiatori (perché il viaggio è conoscenza dell'alterità) e scrittori traduttori.
La cultura transculturale diventa così più ampia e densa di sguardi, da quello di estraneità del
migrante, che sente di non appartenere appieno né alla società di partenza né a quella di arrivo (la cosiddetta 'doppia assenza' del sociologo Sayad), a quello del viaggiatore, che con stupore riporta con i propri parametri culturali le scoperte dell'alterità, fino a quella del traduttore, che con la propria lingua apre spazi di comprensione alla cultura altrui.
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa