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Riassetto ASL, la proposta del Pd cittadino: "Si vada verso l'Area Vasta Costa per gestire più servizi"

Nessun ulteriore indugio. Noi, l’Assemblea comunale del  PD di Montopoli in Val d’Arno, vogliamo rendere noto ai cittadini la nostra posizione in merito al riassetto delle Asl toscane. La nostra riflessione vuol spingere il nostro territorio verso l’Area Vasta Costa, perchè è con questa parte che gestiamo e gestiremo i servizi, dall’acqua ai rifiuti, per passare dalle infrastrutture alle scuole; chiediamo inoltre che nonostante lo scioglimento della ASL, i percorsi avviati non vengano interrotti e che la Regione si impegni ad erogare i finanziamenti necessari, qualunque sia la scelta di appartenenza che la società della Salute del Valdarno inferiore andrà a fare.

Tale riflessione parte da lontano, non è frutto di un impulso momentaneo, è la naturale conseguenza di anni di confronto col cittadino e con gli iscritti.

Vi riportiamo, per intero, il documento redatto dall’Assemblea Comunale in data 21 Maggio 2015, inviato ai Sindaci ed ai Segretari delle unioni comunali del PD del comprensorio del cuoio all’indomani della stesura dello stesso.

Tale documento non spiega soltanto la nostra proposta, ma vuol essere una spinta alla costituzione dell’Unione dei Comuni, soltanto attraverso l’Unione i quattro Comuni del Valdarno potranno essere più forti in tutti gli organismi decisionali di area vasta, e gli indirizzi politici e programmatici che sapremo darci avranno maggiore possibilità di essere raggiunti.

“Al Segretario del PD della Provincia di Pisa Al coordinatore di zona del PD Ai sindaci e ai segretari comunali del PD di Castelfranco di Sotto San Miniato Santa Croce sull’Arno

Oggetto: Documento approvato ad unanimità dall’Assemblea Comunale degli iscritti di Montopoli

Le leggi nazionali e regionali in materia di riassetto dei territori e di riordino delle funzioni provinciali, fortemente volute dal nostro partito per contenere e razionalizzare la spesa pubblica senza tagliare o ridurre la qualità dei servizi, impongono un’accelerazione al processo di costituzione dell’Unione dei
Comuni del Valdarno Inferiore.

La Regione Toscana, con la legge regionale 3 marzo 2015 n. 22 (attuazione della legge Del Rio sulle città metropolitane, provincie, unioni e fusioni dei comuni), riconosce ai quattro Comuni del Valdarno Inferiore (Ambito n. 26), la dimensione territorialmente adeguata per la gestione di alcune funzioni precedentemente di competenza della Provincia, con il trasferimento delle risorse necessarie. Il completamento di questo percorso, cavallo di battaglia del nostro partito alle ultime elezioni amministrative, è reso improrogabile dalla necessità di continuare a garantire la quantità e la qualità di alcuni servizi che i singoli Comuni, da soli, fanno sempre più fatica ad erogare, in un contesto sociale in cui i bisogni dei cittadini aumentano e le risorse a disposizione degli Amministratori sono oggetto di continui tagli.

Molti dei servizi essenziali per la qualità della vita delle nostre comunità, (come acqua, gestione dei rifiuti, viabilità, ecc…) sono da anni gestiti a livello delle tre aree vaste in cui, nel tempo, i Comuni toscani hanno trovato la loro naturale collocazione, in virtù della loro storia, della conformazione dei territori, delle
infrastrutture, dell’omogeneità produttiva, dei percorsi sociali e culturali, delle relazioni politiche e amministrative che si sono consolidate negli anni.

E’ evidente che il peso politico che il nostro territorio può esercitare nelle scelte, è direttamente proporzionale alla sua capacità di rappresentare una città di quasi 70.000 abitanti, oltre al distretto produttivo ed economico più importante della Toscana. In passato, la visione politica d’insieme, da parte degli amministratori del Comprensorio del Cuoio, ha permesso di coniugare un’attività produttiva fortemente inquinante con il rispetto dell’ambiente, la qualità del lavoro con la tutela dei diritti sindacali e della salute, il diritto allo studio per tutti e il radicamento di valori come l’accoglienza e la solidarietà.

Se, fino ad oggi, il nostro territorio ha saputo far fronte alla crisi economica più lunga e devastante dal dopoguerra, è anche grazie alla rete di servizi e al forte tessuto sociale costruito allora. Ma non vivremo a lungo di rendita e le responsabilità politiche e amministrative che gravano sulle nostre spalle sono enormi.
Per questo non consideriamo l’Unione dei Comuni un piccolo obiettivo per risparmiare qualche euro o un semplice adempimento legislativo, ma un punto di partenza di elaborazione politica, culturale e amministrativa che ci permetta di raccogliere le sfide dell’oggi avendo in testa un quadro d’insieme per il futuro.
Attraverso l’Unione, i quattro Comuni del Valdarno saranno più forti in tutti gli organismi decisionali di area vasta, e gli indirizzi politici e programmatici che sapremo darci avranno maggiore possibilità di essere raggiunti.

L’urgenza di portare rapidamente a termine il percorso di costituzione dell’Unione dei Comuni, è dettata anche dalla riforma del servizio sanitario regionale che prevede il mantenimento dell’attuale Società della Salute del Valdarno Inferiore, in quanto giudicato ottimale dal punto di vista dimensionale.
Questo permetterà alle quattro Amministrazioni Comunali di proseguire la positiva esperienza di questi anni, che ha permesso di organizzare un sistema integrato socio-sanitario e una rete di servizi territoriali efficienti, realizzati grazie alla conoscenza dei reali bisogni legati della nostra realtà. La riforma, inoltre, attribuendo maggiori responsabilità ai sindaci, rende necessario un maggior lavoro di squadra.

La riforma regionale della sanità, introduce anche un elemento di riflessione e di confronto che deve necessariamente portare i quattro Comuni che fanno parte dell’Unione e della Società della Salute, ad una serie di scelte definitive di carattere politico e amministrativo. Il riassetto territoriale della riforma prevede, infatti, lo scioglimento delle attuali ASL e la formazione di tre sole aree vaste regionali. Con lo scioglimento dell’ASL11, essendo il nostro un territorio di confine, dovremo scegliere se entrare a far parte dell’area vasta Centro (Firenze, Prato, Pistoia) o dell’area vasta Costa (Pisa, Massa, Livorno, Lucca).
Su questo tema, l’Assemblea Comunale del PD di Montopoli, ribadisce con forza quanto emerso in anni di approfondito confronto interno, essendo il tema molto sentito dalla popolazione e oggetto di continua strumentalizzazione politica da parte del centrodestra locale.

La prima riflessione che poniamo a livello di zona è la necessità di una scelta unitaria in quanto lo smembramento dei quattro Comuni nelle due Aree vaste, determinerebbe l’automatico scioglimento della Società della Salute, con tutte le ricadute sulla qualità dei servizi socio-sanitari territoriali. Non solo, una scelta di questo tipo metterebbe a rischio l’identità stessa del Valdarno Inferiore e vanificherebbe lo spirito di collaborazione politica tra le varie amministrazioni anche su altri fronti, rendendole tutte più deboli.

Per quanto ci riguarda, la scelta che proponiamo è quella dell’Area Vasta Costa, perché è con le Amministrazioni di quest’area che gestiamo e gestiremo tutto il resto; dall’acqua alla gestione dei rifiuti, dalla scuola alle infrastrutture, dal turismo, alla mobilità, ecc.. Gestire solo i servizi socio-sanitari su un altro tavolo, all’interno di una realtà politico-amministrativa con cui la nostra zona non ha mai avuto rapporti e che non conosciamo, oltre ad essere difficilmente comprensibile, ci renderebbe oggettivamente più deboli.

Un’altra questione che proponiamo al partito e agli amministratori di zona, è quella relativa allaconferma degli impegni a suo tempo presi dall’ASL 11, relativi alle strutture in essere o da realizzare sul territorio del Valdarno. Con lo scioglimento dell’ASL, è necessario che i percorsi avviati non siano interrotti e che la Regione si impegni ad erogare i finanziamenti necessari, qualunque sia la scelta di appartenenza che la società della Salute del Valdarno inferiore andrà a fare.

Infine, ma non ultima per importanza, la questione dell’accesso agli ospedali. Fino ad oggi, il nostro essere terra di confine tra le ASL di Pisa e di Empoli, ha permesso ai cittadini/utenti di rivolgersi liberamente alla struttura ospedaliera preferita o più vicina (come dimostrano i flussi).
Riteniamo necessario che questa possibilità di scelta sia mantenuta anche con le nuove aree vaste, in quanto il Valdarno Inferiore resterà, ugualmente, terra di confine.

L’Assemblea Comunale del PD di Montopoli, impegna la Segreteria e l’Amministrazione Comunale a muoversi su questa linea e a sollecitare e promuovere quanto prima, un confronto politico a livello di zona, che porti sul tema ad una scelta condivisa, nel più breve tempo possibile. L’Assemblea Comunale del Partito Democratico di Montopoli in Val d’Arno, invita inoltre, per tutte le ragioni sopra esposte, la Segreteria Comunale e gli Amministratori del partito, ad attivarsi, ciascuno nelle  rispettive sedi e nel proprio ruolo, affinché il percorso di Costituzione dell’Unione dei Comuni del Valdarno Inferiore sia completato quanto prima. Montopoli in Val d’Arno, 21 Maggio 2015″

Pd Montopoli in Val d'Arno

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