Valentina Romagnoli, nell'Essex per seguire il compagno. "Rifarei cento altre volte la stessa scelta"

Valentina Romagnoli

'Toscani in giro' propone oggi, lunedì 6 luglio, la storia di una giovane mamma di Empoli, Valentina Romagnoli. Ha 27 anni e quattro anni fa ha seguito il compagno, infermiere, andato a lavorare nell'Essex, contea orientale dell'Inghilterra. Ha deciso di raccontare a gonews.it la propria esperienza e le sue impressioni da toscana residente all'estero.

Nome e Cognome: Valentina Romagnoli
Anni: 27
Cresciuta a: Empoli
Studi: Diploma liceo psicopedagogico (2007) , Laurea scienze dell’infanzia (2011).
Residenza e professione: Chelmsford, Essex (Inghilterra), cameriera
Lavoro in Italia: Educatrice asilo nido
Prima esperienza all'estero: Questa.

Perché ha deciso di andare all'estero?

Fino a qualche anno fa se qualcuno mi avesse detto che mi sarei trasferita, non ci avrei creduto. L’idea di spostarmi all’estero è sempre stata lontana da me. Poi, quattro anni fa il mio ragazzo decise di trasferirsi in Inghilterra per un esperienza di lavoro, con l’idea di tornare dopo sei mesi. Io, ancora più convinta di rimanere in Italia, finii gli studi universitari e un master. Ma in questi sei mesi, il suo entusiasmo nel lavorare qua mi colpì molto. La mia curiosità mi spinse così a lasciare il lavoro, e partire per una nuova esperienza. Quei sei mesi son diventati quattro anni, una casa e una bambina! Rifarei cento altre volte la stessa scelta.

Quali sono le principali differenze fra il mondo del lavoro italiano e quello estero?

Per quanto riguarda l’Inghilterra (mi riferisco alla zona in cui vivo) posso dire che ci sono molte più opportunità di lavoro rispetto a quelle che ci sono in Italia. Chi arriva qualificato e con un buon livello di inglese può aspirare ad avere un buon lavoro e un buon stipendio. Le opportunità però ci sono anche per chi (tipo me!) arriva con uno scarso livello di inglese (e la voglia di impararlo) e decide di accettare un lavoro anche un po’ meno ambito. Nella maggior parte dei posti di lavoro danno la possibilità di fare carriera e migliorare la propria posizione, dando un valore al sacrificio, all’impegno e alle competenze. Le aziende offrono la possibilità di crescere professionalmente, in qualche caso pagando a loro spese i corsi di formazione.

I giovani qua iniziano molto presto a lavorare, spesso anche chi ancora frequenta il college si cerca lavori da fare nel week end. Le casse dei supermercati ad esempio, il fine settimana sono pieni di giovanissimi.

La vita e il lavoro all'estero sono diversi dall'idea che ti eri fatta prima di partire?

Quando son partita ero molto scettica. Non avevo idea di come fosse il sistema qua, non pensavo di riuscire a trovare lavoro velocemente. Avevo paura di dover tornare a casa e rimettermi alla ricerca di qualcosa in Italia. Poi invece ho trovato lavoro dopo una settimana e quando mi hanno offerto un lavoro a tempo indeterminato sono rimasta felicemente sorpresa, anche se era una paninoteca e la mia laurea è tutta un’altra cosa! Dopo quattro anni vissuti qua, posso dire di aver trovato una differenza sostanziale nel mondo del lavoro, sia a livello di reclutamento che a livello contrattuale e formativo.

Cosa ti manca dell'Italia?

Mi mancano tutte le cose, forse, comuni a tutti gli italiani, come il cibo, il sole, il mare, e ovviamente gli amici più cari e la famiglia! Ma tutto questo è raggiungibile in meno di due ore di aereo e questo mi consola! Durante le vacanze sono impaziente di raggiungere il mio paese, ma lo stile di vita che ho qua adesso mi rende soddisfatta e felice per tutto il resto dell’anno, e non lo cambierei.

Torneresti a lavorare in Italia?

Per il momento no, per il futuro non lo escludo!

Hai qualche aneddoto sulla permanenza all'estero?

Una volta eravamo fuori a cena, avevamo ordinato due pizze, una arrivò quasi subito, l’altra ritardò dieci/quindici minuti, per un’ incomprensione che avevano avuto in cucina. Noi aspettammo senza lamentarci. Quando ci arrivò il conto ci avevano tolto l’intero importo della pizza. Questo è solo uno dei tanti esempi che potrei fare riguardo la precisione, la gentilezza e l’attenzione al customer care presenti in questo Paese. Sono cose che apprezzo e mi stupiscono ancora.

Se vuoi aggiungere qualcosa di te, sulla tua storia.

Mi sono trasferita qua, come dicevo sopra, quando ancora non sapevo molto della lingua. Adesso sono molto migliorata, ma non mi sento ancora pronta per iniziare il mio lavoro qua come educatrice di asilo nido. Spero quindi che questo paese mi dia la possibilità di andare avanti, migliorarmi sempre e poter sfruttare la mia laurea e il mio master. È un sogno che spero possa realizzarsi nel corso degli anni, non ho fretta, e tanta voglia di rimettere in moto le mie ambizioni.Tutte le notizie di Empoli