gonews.it

L'infanzia non si appalta, una cena per sostenere i genitori contro i programmi del Comune

La battaglia del Comitato di cittadini genitori L’infanzia non si appalta non si ferma. A marzo ci siamo da subito mobilitati contro l’appalto dei pomeriggi delle scuole dell’infanzia comunali di Firenze a cooperative e privati, un’esperimento avviato a nostra insaputa per il prossimo anno scolastico, una volta che tutti noi genitori avevamo già firmato moduli d’iscrizione nei quali non era menzionato questo sostanziale sconvolgimento.

Il bando, uscito il 18 maggio, è scritto male, è ambiguo, ma anche eloquente: il tempo pomeridiano non sarà scuola, le nostre bambine e i nostri bambini avranno accesso a un'istruzione dimezzata e oltretutto, alcune scuole saranno appaltate e altre no, quindi si crea una sostanziale forma di disparità e discriminazione. Naturalmente l’uscita del bando non ci ha fermato. Ci teniamo a ricordare che, a partire dal mese di marzo, abbiamo organizzato una straordinaria assemblea cittadina, molte manifestazioni e iniziative. Abbiamo raccolto e protocollato circa 5000 firme.

Abbiamo stretto contatti e dialogato con lavoratrici e lavoratori, sindacati, col personale delle cooperative, con i consigli di quartiere, con la politica quando possibile. Abbiamo provato a dialogare naturalmente anche con l'Amministrazione, anche se purtroppo non siamo stati ascoltati: la vicesindaca è andata avanti per la sua strada, apportando solo qualche piccolo correttivo 'di facciata' al bando di appalto, il sindaco non ha mai risposto alla nostra richiesta di incontro, delle firme non abbiamo mai più saputo niente.

Martedì 7 luglio abbiamo organizzato una serata con cena, musica, animazione per bambini al Circolo Colle dei Moccoli in Via Benedetto Fortini 13 r a Firenze, a partire dalle 19,30. La serata, frutto del lavoro volontario dei genitori del comitato, servirà a raccogliere fondi per ultimare la copertura delle spese legali del ricorso che abbiamo promosso e notificato al TAR, la nostra ultima speranza per non far partire questo scempio.

Stiamo già raccogliendo numerose adesioni ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Questa battaglia la dobbiamo combattere fino in fondo anzitutto per le nostre bambine e i nostri bambini, perché avere un'istruzione di qualità è un loro diritto e perché la scuola di infanzia non è un parcheggio o un posto dove lasciamo i figli quando siamo a lavorare, ma è il settore più cruciale della formazione.

Non ci sono pagelle, non si fanno compiti a casa, ma quello che si impara da 3 a 6 anni ha un'influenza enorme, perché è l'età in cui si è più ricettivi, aperti, in cui si costruiscono le relazioni, in cui si impara a conoscere e interpretare se stessi e il mondo. Non a caso l'infanzia -dicono gli studi- è il settore dell'istruzione in cui è più conveniente investire.

E quindi questa battaglia è una battaglia grande che ha valore per tutta la città e non solo: serve a dire che la scuola non è un semplice servizio, ma un diritto, che deve essere di qualità, che non si può svendere o smantellare col solito sistema degli appalti. Insieme la possiamo vincere. Insieme possiamo vincere. Crediamo che le nostre bambine e i nostri bambini abbiano una grossa occasione di formazione: imparare che le ingiustizie non si subiscono passivamente, ma che si può combattere per cambiare le cose.

E scoprire che i loro genitori sono fra quante/i sono disposte/i a combattere per il loro futuro. Per partecipare alla serata è necessario inviare una mail a linfanzianonsiappalta@gmail.com o scriverci attraverso la pagina FB l’infanzia non si appalta. Per saperne di più e offrire il proprio aiuto alla protesta è possibile anche visitare il sito www.linfanzianonsiappalta.it

Fonte: Comitato L'infanzia non si appalta

Exit mobile version