Nichel, idrossido di sodio, fusti contenenti sostanze altri acidi e altre sostanze chimiche pericolose. E' una vera e propria bomba ecologica quella che si trova in mezzo all'area industriale di Tavarnelle, in località Sambuca: un capannone di proprietà di un'azienda che non esiste più, la Nuova Galvanica. La denuncia arriva dal capogruppo di Fratelli d'Italia in regione Giovanni Donzelli, che stamani ha effettuato un sopralluogo nell'edificio insieme al proprietario dell'immobile: "La situazione è stata causata da un pignoramento di questo immobile - spiega - durante il quale, però, non si è tenuto conto della deteriorabilità dei materiali contenuti, che non sono stati trattati come dovevano: adesso serve urgentemente una bonifica".
Ma non è tutto: "Da questa struttura, rimasta chiusa per molto tempo soltanto con un piccolo lucchetto - aggiunge il capogruppo di Fratelli d'Italia - sono stati sottratti, durante il periodo di sequestro dell'immobile, macchinari, fili di rame e probabilmente anche alcune sostanze pericolose. Non sappiamo da chi e a quale scopo. Nessuno vuole accollarsi adesso i costi di bonifica, ma siamo di fronte ad un serio pericolo ambientale: il proprietario dell'immobile, oltre a non avere le risorse, ritiene di essere stato danneggiato dal sequestro che ha portato al deterioramento delle sostanze, il Comune sostiene di non avere le risorse, nonostante l'Arpat abbia effettuato sopralluoghi confermando i rischi. Serve subito individuare le responsabilità - conclude Donzelli - per intervenire urgentemente e salvaguardare l'area".

Fonte: Ufficio Stampa