Un post su facebook che va oltre il commento ma che sa di campanello di allarme da doverne tener di conto. È quello scritto dall'assessore alla Cultura del Comune di Empoli, Eleonora Caponi, sul tema del caporalato. Caponi vive nel territorio comunale di Vinci, in zona rurale, e ha raccontato la sua esperienza partendo da un reportage di un noto quotidano nazionale.
"Drammatico ed interessante articolo.di Repubblica sui caporali del Barolo che schiavizzano operai a 3 euro l'ora per lavorare nelle vigne. - scrive Caponi - - Io abito in campagna circondata da vigneti ed accade anche da noi: i furgoni arrivano alle 5 di mattina chiusi come carri piombati e scaricano 30 o 50 ragazzi e uomini nei campi senza acqua né cibo. Vengono a bere alla cannella del nostro giardino e si riposano mezz'ora all'ombra degli olivi. Risalgono alle sei la sera sul furgone senza targa o quasi e spariscono... Chi lo sa? Chi li vede come me? Chi denuncia? Dove ritornano?".
Punti interrogativi pesanti, ai quali sarebbe bene che qualcuno potesse dar risposta.