Luigi Varratta, da tre anni prefetto di Firenze, lascia la città per assumere l’incarico di capo del dipartimento del personale e delle risorse strumentali e finanziarie del ministero dell’Interno. Lo sostituirà Alessio Giuffrida, attuale prefetto di Cagliari, che giungerà a Palazzo Medici Riccardi lunedì 29 giugno. Varratta ha tenuto oggi una conferenza stampa per salutare e ringraziare le istituzioni e i fiorentini. “Firenze ha rappresentato per me l’esperienza professionale e umana più bella – ha detto - mi ha dato tanto e spero di essere riuscito a restituire, almeno in parte, quello che ho ricevuto.
Non è una città di facile gestione, richiede un grandissimo impegno. La sua provincia è un territorio esigente e ho cercato di soddisfare al meglio le sue diverse problematiche”.
Varratta ha delineato un bilancio molto positivo dei suoi anni fiorentini, sottolineando quanto sia stato sempre colpito dalla sensibilità e attenzione dei fiorentini verso la loro città e dalla grande disponibilità e partecipazione delle istituzioni.
“Con gli amministratori locali il rapporto è stato straordinario, di grande rispetto e collaborazione”, ha evidenziato il prefetto, “e in particolare c’è stata una grande intesa con il Comune di Firenze che ho sempre sentito vicino in ogni occasione, sia con il sindaco Renzi che con il sindaco Nardella. Ho avuto un rapporto eccezionale anche con il presidente della Regione Rossi e con l’ex presidente della Provincia Barducci”. Un pensiero grato anche a tutte le altre autorità pubbliche e private: le forze dell’ordine, la magistratura, le categorie imprenditoriali, del commercio, dell’artigianato e il mondo del volontariato. “Un rapporto privilegiato”, è stato definito dal prefetto quello con l’arcivescovo Giuseppe Betori che gli è stato di “grande aiuto per la sua profonda conoscenza del territorio” .
“Firenze non si può non amare” - ha dichiarato Varratta – va protetta e coccolata. Per farlo non abbiamo avuto una strategia fissa, né modalità standard, ma giorno dopo giorno abbiamo rimodulato le nostre attività, ricalibrando i servizi per rispondere meglio alle diverse esigenze”. In particolare il prefetto ha voluto riferirsi alla movida e all’abusivismo commerciale. “Firenze non è una città degradata – ha sostenuto - vi sono fenomeni di degrado ma le stiamo provando tutte per contenerli. Non è un’isola felice, ma in questa città c’è la volontà di remare verso un’unica direzione, ci sono un impegno totale e una collaborazione dialogante, seria ed efficace”.
Il prefetto ha parlato infine dell’incarico che lo aspetta “Praticamente cambio mestiere - ha detto - si tratta di un lavoro prestigioso e delicato soprattutto in un momento come questo di grande rinnovamento, di spending review e con la riforma delle prefetture alle porte”. Varratta ha avuto parole anche per la prefettura fiorentina. “Una barca che va” – ha detto – una struttura impegnata dalla mattina alla sera, un bel punto di riferimento, che dà garanzie al cittadino e alle altre istituzioni”.
Un resoconto “dettato dal cuore”, ha dichiarato il prefetto alla fine della conferenza stampa perché “sono innamorato di questa città e il mio non sarà un distacco definitivo. Vi lascio ma non vi lascio – ha concluso – perché la città e i fiorentini saranno sempre con me”. (sl)