Prosegue la pubblicazione delle recensioni delle 27 opere selezionate dalla giuria del Premio Letterario Pozzale Luigi Russo che giunge quest’anno alla 63a edizione.
In attesa della consegna, che avverrà la sera di giovedì 16 luglio, a partire dalle 21.30, nel Chiostro degli Agostiniani, il Comitato organizzatore ha deciso di far conoscere i libri che sono stati valutati. Le recensioni vengono pubblicate, una al giorno, sul sito web premiopozzale.it e sulla pagina facebook collegata.
Uno scritto redatto direttamente dai componenti del comitato, appassionati di lettura ed esperti che vogliono far conoscere le opere partecipanti al premio.
Una recensione al giorno è il modo per accompagnare i cittadini e chi ama la lettura verso la cerimonia di premiazione del riconoscimento, nato a Pozzale nel 1948.
TITOLO: Cattivi
AUTORE: Maurizio Torchio
CASA EDITRICE: Feltrinelli, Einaudi 2015
“Quando ti scortano i poliziotti può capitare si fermino all'autogrill e ti offrano un caffè. Le guardie mai. Perché i poliziotti sono abituati ad avere a che fare con gente libera, ancora da catturare. Ai poliziotti insegnano a riconoscere un viso, anche a distanza di anni. Alle guardie no.”
Con la parola cattività ci riferiamo ad animali non domestici, o comunque usi a vivere liberi, tenuti prigionieri in speciali luoghi recintati. La nostra sensibilità ci spinge ad avere compassione della condizione di cattività animale, a considerarla contraria alla vita dignitosa di qualsiasi specie. Qualsiasi specie tranne quella umana.
La cattività umana è la prigionia, quella sottrazione della libertà in cui si diventa “come talpe rosa che si aggirano per lo spazio consentito senza stimoli e senza ricordi” in cui “c'è gente pronta a tutto pur di farsi abbracciare, seppure da una guardia che ti salva dall'impiccagione”.
Non solo i rinchiusi vivono questa condizione ma anche le guardie, perché “soffrono della stessa sofferenza, dello stesso annullamento, cambia solo il modo in cui possono ammazzarsi, impiccagione o vene tagliate i primi, un'arma presa in armeria i secondi”.
Maurizio Torchio ci trasporta tra queste mura e ci sbatte dritto in viso la sua umanità, ampliando la nostra conoscenza sul tema con il dettaglio del saggista e, al contempo, con il pathos del romanziere.
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa