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Angiolo Mariani e la sua fornace: una storia lunga oltre un secolo. Presto il 'compleanno'

Oltre cento anni di storia alle spalle ma con tanta voglia di guardare al futuro. Sono il prestigioso traguardo e l'ambizioso obiettivo che la MITAL (Manifattura Impruneta Terrecotte Artistiche e Laterizi), storica azienda di Impruneta nel settore del cotto guidata da Angiolo Mariani, ha tagliato da poco e vuole raggiungere. Un'azienda in cui mestiere e tradizione sono da sempre elementi fondanti e che ha garantita la continuità grazie al lavoro e all'impegno dei tre figli di Angiolo, Luigi, Franco ed Enrico e il nipote Marco Tutto ciò è racchiuso adesso anche in un libro, “Anselmo Mariani e la sua fornace – Mestiere e tradizione”, a cura di Alberto Greco per “Le Lettere”, che sarà presentato il prossimo 27 giugno alle 18 all'interno dell'azienda. Insieme all'autore e naturalmente ad Angiolo Mariani, il professor Giuliano Pinto, docente di storia medievale, mentre nel ruolo di moderatore ci sarà Marco Cellai. Sarà questa l'occasione per “spegnere” le cento candeline della fornace e dare ulteriore lustro a una realtà storica di Impruneta e di tutto il Chianti.

Una fornace quella dei Mariani, che ha sempre  mantenuto inalterate le modalità tradizionali nella produzione dei propri manufatti. “Il lavoro – ama ripetere Angiolo Mariani – è una condizione che accomuna gli uomini, conferendo loro pari dignità”. Quale migliore occasione, quindi, se non quella del 27 giugno (è prevista anche una visita della fornace) per toccare tutto ciò con mano. Partendo dal libro nato dal desiderio di Angiolo Mariani di lasciare una memoria del padre Anselmo che nel 1914 fondò l'azienda che ancora oggi, con il nome di MITAL (nata invece nel 1967), dispone di un patrimonio di conoscenze sulla lavorazione delle terrecotte che nella maggior parte dei contesti è andata al contrario perduta. Non a caso oggi la qualità del suo lavoro è riconosciuta da clienti che spaziano dall'Italia all'Europa e agli Stati Uniti e che acquistano vasi, conche e statue per adornare i loro giardini o laterizi per restaurare le case coloniche.

Negli anni la MITAL ha avuto commesse importanti, come quella del vasi per il palazzo di Het Loo (Olanda) e per il Privy Garden di Hampton Court (Gran Bretagna), entrambe residenze volute da Guglielmo III d'Orange,altre importanti commesse per il Canada, il Qatar ed il Giappone. Ma è giusto ricordare anche che fra i clienti della storica azienda di Impruneta, solo per fare alcuni esempi, ci sono il Quirinale, Villa Il Cetinale a Sovicille (Siena), Palazzo Corsini (Firenze), Villa Castelpulci, il Giardino di Boboli e l'Opera del Duomo di Firenze, il Comune di Firenze con i vasi personalizzati collocati in via Tornabuoni. D'altra parte la concorrenza del prodotto industriale ha spinto gli artigiani a perseguire standard qualitativi non realizzabili nella produzione meccanizzata, una scelta che negli ultimi trent'anni è sempre stata premiata grazie alla valorizzazione dei mestieri legati alla tradizione.

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