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La città ospita i giovani laureati dell'Act in formazione

IL 15 GIUGNO, JACOPO BERTOCCHI, VICE SINDACO DI CAMPIGLIA M.MA ED ASSESSORE AL TURISMO ha accolto PRESSO I LOCALI DELLA SEFI A VENTURINA TERME, I GIOVANI di ACT. È STATA L'OCCASIONE PER PRENDERE ATTO DEI PRIMI RISULTATI CONCRETI DEL PROGRAMMA DI FORMAZIONE-INTERVENTO PARTITO IL 25 DI MAGGIO E PER FISSARE LE PROSSIME TAPPE CHE PORTERANNO ALLA PRESENTAZIONE UFFICIALE DEI PROGETTI DI INNOVAZIONE E SVILUPPO SU CUI STANNO LAVORANDO.

Quella della sinergia e dello sviluppo comune del territorio è un’esigenza che ha focalizzato il vicesindaco di Campiglia Marittima: “Dopo la fine del Circondario della Val di Cornia, un'esperienza per molti versi innovativa, e dopo il superamento di altre politiche sovra-comunali è fondamentale ragionare in un'ottica di sistema per essere competitivi e credibili in un panorama nazionale ed europeo che tende sempre di più all'aggregazione degli enti locali”.

Turismo, scuola, pubblica amministrazione, comunicazione, creazione di reti d'impresa, reindustrializzazione e diversificazione delle aree industriali, gestione dei finanziamenti europei.

Sono questi i progetti su cui il prof. Di Gregorio sta impegnando i giovani. Ciò risponde a una doppia esigenza: formare dei giovani del territorio perché supportino i programmi di sviluppo locale su cui sono impegnati gli amministratori dei Comuni associati e mettere a fuoco i problemi organizzativi di valenza "territoriale" che vanno affrontati secondo modelli e metodologie più rigorose e al contempo più partecipate, assieme alla dirigenza dei Comuni associati e a tutti gli attori significativi del territorio.

Le aree d'intervento, nella loro reciproca interrelazione, sono state scelte dal Comitato Guida dell'ACT per favorire quella sinergia di sviluppo unitario e partecipato che sta alla base della costituzione dell'Associazione dei Comuni Toscani.

I temi sono di grande rilevanza strategica per lo sviluppo del territorio e sono tra loro strettamente interrelati. Programmare ciò che va fatto per utilizzare l'arrivo delle navi crociera come un'opportunità che la comunità si prepara a gestire significa condividere a monte e poi organizzarsi adeguatamente per utilizzare il turismo e non essere utilizzati da chi lo gestisce. La stessa cosa vale per il piano di reindustrializzazione.

Predisporre in tempo il riadeguamento dell'indotto industriale e "fare rete" significa conservare e potenziare l'imprenditoria locale anzichè depauperare un patrimonio tecnico che appartiene alla storia del territorio.

Stimolare la consapevolezza di disporre di una "comunità educante"per evitare gli alibi delle deleghe sul piano dell'educazione dei giovani e strutturare programmi di raccordo tra il mondo delle scuole superiori, sopratutto quelle professionalizzanti, e le traiettorie di sviluppo pur nel rispetto delle responsabilità e autonomie reciproche, è una strada certamente da perseguire.

Non può mancare, in questo quadro, il tema della Comunicazione e non solo per rappresentare le bellezze dei luoghi e le attrazioni turistiche- forse c'è già troppa produzione di strumenti al riguardo- quanto per rappresentare la dimensione di una realtà associativa che vuole contare e vuole sedersi ai tavoli decisionali, nei programmi di innovazione, sui progetti di finanziamento europeo, e rappresentare al meglio le esigenze delle comunità che rappresenta.

Una varietà di progetti e di settori di intervento fondamentali dunque, dice Bertocchi: “solo lavorando su questi temi possiamo garantire uno sviluppo ad un territorio che deve puntare alla diversificazione dell'offerta ragionando in un'ottica di sistema; la presenza e l'impegno di undici laureati che il territorio lo vivono quotidianamente – conclude – è la dimostrazione lampante che la nostra zona ha delle enormi potenzialità e che possiamo garantire un futuro alle nostre professionalità e alle nostre eccellenze”.

Fonte: Comune di Campiglia Marittima - Ufficio Stampa

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