In manette gli autori della rapina alla Banca Popolare di Vicenza di San Miniato Basso dello scorso 29 gennaio, colpo che fruttò agli autori un bottino di ventimila euro. Finiti in arresto due uomini di 47 anni, di Giugliano e 36 anni, di Monsummano Terme, entrambi originari di Napoli.
La misura è stata messa in atto dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Miniato, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Pisa su richiesta della locale Procura della Repubblica. Per i due sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Erano le 16.30 quando i due rapinatori, dopo aver precedentemente manomesso un infisso che dava sul retro dello stabile, avevano aspettato la chiusura dell’istituto per fare irruzione all’interno e costringere gli impiegati presenti, tra cui una donna in stato avanzato di gravidanza, a consegnare loro i soldi.
Indagando su tale episodio i carabinieri sono arrivati all’identificazione dei due, uno dei quali era ancora residente e domiciliato in provincia di Napoli e raggiungeva la Toscana soltanto durante i fine settimana, trovando appoggio presso un suo conoscente da più tempo trasferito a Monsummano Terme.
Osservando attentamente i loro movimenti, i militari avevano arrestato i due in flagranza di reato ad aprile scorso: dopo aver danneggiato l’inferriata a protezione di un infisso laterale dell’agenzia della Cassa di Risparmio di Lucca a Larciano, travisati e armati di pistola, si stavano preparando a compiere un altro colpo ma furono fermati in tempo.
Oggi l’esecuzione della nuova misura cautelare che li sottopone al regime degli arresti domiciliari nelle loro abitazioni a Monsummano e Giugliano.