Cerbaie, per l'albero secolare Grossi chiede l'intervento della giunta Parrella: "Mai avuto risposte"

La farnia monumentale delle Cerbaie

Emergenza farnia monumentale secolare all'Eco Istituto delle Cerbaie. Per l'albero spontaneo alto più di 40 metri, presente a Tonsana (Santa Maria a Monte), il dirigente tecnico dell'ente Andrea Bernardini, assieme al presidente del Consorzio forestale Federico Grossi, fanno un'appello a mezzo stampa all'amministrazione guidata dal sindaco Ilaria Parrella.

La comunicazione arriva a ridosso dell'evento Celesti Arie in Verdi Aree, in programma il 14 giugno, dove verrà suonato Bach all'ombra del grande albero con tanto di pranzo.

La vicenda ha radici lontane. La zona dove si trova la farnia è di proprietà della famiglia Lapi, concessa dal 2011 in comodato al Comune di Santa Maria a Monte.

"In virtù dell'accordo con l'amministrazione, ottenemmo come Ecoistituto 1.500 euro dalla giunta Turini per la minima manutenzione della farnia. Con il cambio di giunta concordammo che sarebbero serviti 2.500 o 3.000 euro per la zona e quella di Pianore e Tavolaia, le aree più belle da salvaguardare".

Qui sorgono i problemi: i soldi non sono mai stati destinati. "Al rinnovo del cda del Consorzio - commenta Grossi - non era presente nessuno dalla giunta di Santa Maria a Monte. Abbiamo anche inviato ripetute comunicazioni via mail ma non ci è stata data alcuna risposta". Una possibile opzione era anche quella di destinare i fondi della quota nel cda direttamente alle zone verdi interessate.

L'intento non è polemico: "Vogliamo solo sapere come gestire quelle aree. Siamo i primi a dire che il Comune deve restare dentro l'Ecoistituto. Noi andiamo avanti. È un peccato perché la particolare struttura, pubblica e privata, rende le Cerbaie molto appetibile per il turismo".

A riprova di ciò, la massiccia presenza alla visita in notturna tenutasi pochi giorni fa, che ha registrato 240 visitatori paganti. Nel 2011, quando la manutenzione era regolare, hanno visitato Tonsana 40 classi di studenti.