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Museo archeologico: nuove gestione e attività. Arriva una mostra di 'Art Brut'

Al museo archeologico di Montelupo arriva una mostra di 'Art Brut'

Non avremmo voluto iniziare questo comunicato col dover giustificare come mai un museo archeologico ospita una mostra d'arte.

Ci sono già illustri esempi di iniziative specifiche, e fortunatamente incominciano ad essere tante anche in Italia, che stanno lì a ricordare che il museo non è solo quel luogo che si limita alla presentazione della propria collezione ma deve anche essere “un'istituzione permanente al servizio della società e del suo sviluppo”.

Inserita nell'azione strategica del piano di gestione del museo denominata “Genius Loci Alter”, che potrebbe essere tradotta così: “le altre specificità locali del territorio montelupino rispetto alla principale rappresentata dalla ceramica”, la mostra è una prima esposizione che vuol introdurre i visitatori del museo ad una particolare produzione di artisti che si esprimono condividendo la presenza di una patologia psichiatrica.

La mostra nasce dalla collaborazione tra molti enti, i principali sono rappresentati dall'Associazione La Nuova Tinaia, costituitasi nel 2002 con il compito di gestire il patrimonio artistico e di valorizzare la storia dell'atelier La Tinaia di San Salvi attraverso la conservazione, esposizione e documentazione delle migliaia di opere fino a oggi realizzate, e la Cooperativa Gestione Associata Musei, consorzio di cooperative, che gestirà per il prossimo triennio, con un contratto di concessione, il Museo Archeologico di Montelupo Fiorentino. Naturalmente l'Amministrazione comunale ha preliminarmente approvato sia il progetto di gestione sia il piano esecutivo annuale dove questa iniziativa è collocata.

Si presentano dieci opere selezionate tra gli artisti che nel tempo hanno formato il patrimonio dell'atelier, tra questi alcuni artisti storici già molto conosciuti e altri con attività più recenti, ma tutti insieme riuniti con la volontà di rappresentare il collettivo de La Tinaia.

Queste opere, distribuite per la loro visione nei locali del museo e che per un po' di tempo coabiteranno con la collezione fatta di reperti archeologici, nell'intenzione degli ideatori dell'iniziativa dovrebbero poter fornire una prima idea al visitatore, introdurre appunto, sulle caratteristiche di queste opere. In generale questi artisti sono così descritti dalla direttrice del museo di Art Brut di Losanna in questo brano estratto dal suo contributo alla mostra Borderline del 2013 realizzata a Ravenna: “Gli autori di art brut sono creatori autodidatti: essi non si situano alla frontiera tra l'ambito culturale ufficiale e il margine, ma proprio nel margine, al di fuori di ogni creazione artistica ufficiale”.

In definitiva crediamo si tratti di un contributo originale del museo sulla conoscenza di questo filone artistico, un discorso che sarà ripreso successivamente con la realizzazione di altre mostre analoghe, in un possibile e auspicabile sviluppo verso la tutela di esperienze simili legate alla presenza di oltre un centinaio di anni

dell'ospedale psichiatrico a Montelupo Fiorentino e delle attività laboratoriali in esso promosse e realizzate.

La mostra si inaugurerà sabato prossimo 13 giugno alle ore 18 alla presenza del Sindaco Paolo Masetti, del Vice Presidente della cooperativa GAM Ilaria Alfani e con l'intervento di Rossella Fallacara dell'Associazione La Nuova Tinaia. Sarà visitabile fino al 28 giugno, tutti i sabati e le domeniche dalle 15 alle 19.

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