Gli artisti di strada tornano a essere protagonisti in città, grazie a regole chiare che consentono a Firenze di aprirsi al mondo. Per la prima volta in Italia un’Amministrazione comunale, attraverso uno specifico Regolamento, riconosce la figura professionale dell’artista di strada, conferendo così dignità alla relativa categoria. E’ un risultato unico e di fondamentale importanza perché si dissocia dal principio qualunquista della “libera espressione” che vorrebbe sdoganare qualunque esibizione come forma d’arte. Si definiscono invece regole chiare di accesso alla professione e di convivenza, con spazi dedicati agli itineranti, a garanzia sia degli artisti che della città.
L’Amministrazione ha ben compreso la filosofia che da sempre è alla base delle proposte avanzate da “OpenArt-Confesercenti”, scegliendo di non escludere nessuno degli artisti che avevano presentato regolare domanda e quindi di accogliere tutti i richiedenti, di raddoppiare il numero di postazioni di pregio per la categoria Libero Esercizio ed infine, di indire un secondo bando. Un regolamento e due bandi inclusivi, costruiti in tempi rapidi e non basati su privilegi, per i quali va dato atto all’Assessore allo Sviluppo Economico, Giovanni Bettarini ed agli Uffici Tecnici interessati, di una precisa volontà politica improntata alla valorizzazione della categoria degli Artisti di Strada. Pertanto OpenArt non condivide le manifestazioni a cui si esprime una critica generica e fine a se stessa, come quella rivolta all’Amministrazione dal comunicato rilasciato da “AIAS”, soprattutto perché non comprendiamo le ragioni avverse ad una fase di concertazione come è quella che si sta avviando, né gli atteggiamenti di isolamento e quindi di divisione all’interno della categoria che non rispondono certamente agli interessi dell’Arte di strada.
Eppure OpenArt ha invitato ufficialmente Aias per condividere una griglia di postazioni da proporre all’Amministrazione ma l’offerta è caduta nel vuoto, come l’invito a lavorare sulla qualità e ad elaborare criteri di valutazione. Come qualunque altra categoria gli artisti di strada si devono confrontare con un mercato ed in questo mercato l’Amministrazione Comunale di Firenze, responsabile della produzione culturale che viene rappresentata sul suo territorio, ha il dovere di operare delle scelte. E’ imbarazzante che da parte di alcuni operatori non si comprenda la cogenza di questi temi. Ora che le postazioni sono state raddoppiate e tutti avranno un’opportunità di esibirsi, l’invito che rivolgiamo a coloro che protestano è di non farsi strumentalizzare dagli interessi personali di pochi e di riprendere la via del dialogo con tutti gli attori istituzionali, trasformando le rivendicazioni in obiettivi, al fine di suggerire all’Amministrazione le soluzioni migliori possibili a favore di tutta la categoria.
Nei prossimi giorni, OpenArt proporrà all’Amministrazione l’apertura di un Tavolo di lavoro, per condividere le regole sulla selezione degli artisti, tema delicato, non adeguatamente trattato dal Regolamento e che non può esaurirsi all’esame dei titoli: inoltre sarà necessario affrontare alcune criticità che rischiano di vanificare quanto di buono produce il Regolamento per la categoria e l’immagine di Firenze.
Fonte: Ufficio Stampa Confesercenti Firenze