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Le Regionali portano il M5S a riflettere: "Il Pd punti sulla partecipazione. Spieghi il ruolo delle consulte"

"E’ appena passato il momento istituzionale delle elezioni regionali e ci sembra doveroso fare una riflessione e condividerla con la cittadinanza. A questo si aggiunga che è trascorso il primo anno di legislatura dell’amministrazione Capecchi e ci sono elementi di valutazione preliminare.

Ma andiamo per gradi. Elezioni. L’affluenza è stata del 48,88%. Più della metà della popolazione avente diritto ha deciso di non recarsi alle urne. Questo è preoccupante e anche vergognoso. Ricordiamo che l’affluenza per le elezioni europee è stata del 71,89%. Le cause dello scarso interesse sono di facile identificazione: primo tra tutti il malcontento e la sfiducia nei confronti delle istituzioni dovuta principalmente all’esempio negativo fornito dal una parte consistente della classe politica (il Movimento 5 Stelle da questo si discosta); poi la scelta, effettuata dal Governo (PD) della data in uno dei ponti più attraenti dell’anno che è stato poi incentivato da un clima perfetto; ed infine la scarsa informazione locale (avete per caso notato dove e come siano stati predisposti gli spazi per i manifesti elettorali a Marti?-bene erano in fondo a piazza Terreni rivolti verso la vallata).

Da questo la grande perdita di voti da parte della maggioranza PD e anche del Movimento 5 Stelle (Progetto Insieme non aveva una lista di riferimento regionale) ed una crescita sostanziale, comprensibile ma anche preoccupante della Lega Nord che in qualche modo ha catalizzato i voti di protesta sul territorio. Da notare che il Consigliere di Progetto Insieme Maria Vanni era presente nella lista Popolo Italiano che si presentava in regione con il PD (?!?).

Una curiosità che ci ha fatto riflettere: durante lo spoglio, la distribuzione dei voti è stata evidente, voti di protesta a fine giornata (maggiore mobilità-fascia di età più bassa) mentre la stragrande maggioranza dei voti al PD si sono concentrati nella mattina (fedelissimi e fascia di età alta). Questa ipotesi si basa sul fatto che lo spoglio fatto nelle sezioni senza rovesciare l’urna ha consentito di collegare la stratificazione con l’orario di voto, ma ovviamente è solo una ipotesi.
Il PD, ad ogni modo, vince in 5 regioni su 7 e la classe dirigente del PD sostiene candidati come De Luca in Campania che risulta impossibilitato per la sua condizione legale ad assumere la presidenza della Regione. Gli impresentabili sono comunque rappresentanti della base e questo deve essere chiaro a tutti. Chi vota o ha votato PD sostiene anche queste persone. A nostro avviso questo è inaccettabile.

Passato questo triste spettacolo elettorale, succedono cose importanti. Esplode per la seconda volta lo scandalo Roma capitale (anche qui tanti rappresentati del PD coinvolti così come anche della vecchia Forza Italia – nessuno del Movimento 5 Stelle). Da notare, lo scandalo esplode giusto dopo le elezioni (l’elettore PD chiuda gli occhi e si fidi).
Ma torniamo al locale. Circola voce che in alcuni bar o circoli siano stati avvistati dei volantini che richiamano ad assemblee inerenti alle Consulte di Frazione. Non un articolo sul giornale, non un manifesto, nulla.

L’assessore Scali ha richiamato più volte alla necessità di far partecipare la popolazione in tutti i modi possibili, si sarebbero dovuto fare incontri per spiegare il ruolo delle consulte ma anche gli obblighi dei rappresentanti e dell’amministrazione. Qual è stata la forte azione per coinvolgere la popolazione: attesa di un anno per modificare il regolamento al fine di includere i rappresentanti di Associazioni presenti sul territorio nella consulta (il Movimento 5 Stelle ha lottato contro questa proposta poi passata grazi ai voti di tutti i consiglieri PD) e poi due volantini in qualche bar. Risultato, consulte deserte! Noi ci stiamo adoperando, mandano messaggi ai cellulari di tutti coloro che possono essere interessati…ma l’amministrazione ha l’obbligo di fare tutto ciò che è in suo potere per diffondere questa informazione. E invece nulla (elettore PD cieco e sordo).

Altro piccolo dettaglio. Qualcuno ricorda la Carta di Pisa (ora Carta di Avviso Pubblico)? E’ un documento che obbliga a vincoli morali e di trasparenza. Il vicesindaco Linda Vanni a luglio 2014 aveva promesso un percorso partecipativo per spiegare cosa fosse il documento e ciò che comportava aderire. Qualcuno ha visto nulla? Ve lo diciamo noi. Non è successo nulla. Solo i Consiglieri Movimento 5 Stelle, Erica Raffaelli e Luca Potì hanno aderito pubblicamente e personalmente alla Carta, stanchi di aspettare.
Altre considerazioni. Il nostro territorio ha delle potenzialità enormi soprattutto dal punto di vista turistico. E’ difficilissimo sapere, identificare, promuovere gli eventi sul territorio. Non esiste un sostanziale coordinamento non solo a livello regionale e provinciale ma neanche comprensoriale e comunale (elettore PD chiudi gli occhi). Inoltre, capita spesso di guardare i quotidiani locali. Le notizie del comprensorio sono dominate da San Miniato e questo è ragionevole, visti i numeri. Tuttavia, Montopoli non si legge quasi mai. Due sono le cose: non succede nulla o nessuno lo dice alla stampa. A questo si aggiunga che come Movimento 5 Stelle produciamo materiale costantemente e lo inviamo agli organi di stampa ma questo, spesso, viene ignorato.

Detto ciò, il Movimento 5 Stelle parte da adesso, a valle delle elezioni, proprio per trasmettere che non c’è un interesse specifico elettorale ma una necessità di sensibilizzazione e informazione della popolazione. Dateci una mano perché solo conoscendo e partecipando possiamo veramente contribuire a migliorare la nostra comunità. Il nostro impegno è doveroso!".

 

 

Movimento 5 Stelle Montopoli

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