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Poste con condizionatori spenti, Slp-Cisl: "Risparmio energetico sulla pelle di lavoratori e utenti". Casi a Empoli, Firenze e Sesto

foto di archivio

“Puntuale come ogni anno, con i primi caldi, alle Poste torna il problema degli impianti di condizionamento, che non vengono accesi o non funzionano, costringendo i dipendenti a lavorare in condizioni di forte disagio e offrendo un pessimo servizio agli utenti.”

E’ l’atto d’accusa del segretario Slp-Cisl Firenze-Prato, Marco Nocentini alla luce della situazione creatasi in molti uffici postali del territorio.

“Anche quest’anno –dice Nocentini- negli uffici postali si vive una situazione pesante, dovuta alla mancanza dell’aria condizionata in molte sedi, dove centinaia di lavoratori sono costretti a lavorare con oltre 30° e a subire per di più le invettive dei clienti che, costretti a fare la fila in ambienti al limite della sopportazione, scaricano le loro giuste proteste sugli incolpevoli lavoratori allo sportello.”

Le situazioni più difficili si sono avute finora nell’ufficio postale di Campo Marte-via del Mezzetta, a Firenze, in quello di Pontassieve e in quello di Empoli-via Russo, ma la situazione è pesante in molti centri di recapito e al CMP (Centro di smistamento) di via Pasolini, a Sesto Fiorentino.

“In via del Mezzetta e a Pontassieve l’impianto non funziona a dovere, ma lo si sa da tempo. Purtroppo chi dovrebbe intervenire ha finora rinviato l’affidamento dell’intervento di riparazione, evidentemente per risparmiare. Ma a tutto c’è un limite: va bene che le stagioni non sono più quelle di una volta, ma che a giugno inizia a fare caldo lo si dovrebbe sapere !”

Fonte: Ufficio stampa

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