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Ghilarducci (Sel): "Importante risultato alle regionali, ma manca ancora una forza di sinistra che avanzi proposte"

Andrea Ghilarducci (facebook)

Pubblichiamo la lettera aperta ai compagni e alle compagni del comitato Si Toscana a Sinistra Livorno

"Care compagne e cari compagni,

Sinistra Ecologia Libertà coglie l’occasione per ringraziare tutti coloro che, individualmente o attraverso le proprie organizzazioni hanno contribuito all’importante risultato di domenica scorsa.

In primo luogo gli uomini e le donne che “ci hanno messo la faccia” e che – attraverso lo strumento della preferenza – hanno dimostrato di poter rappresentare la sinistra che è in questa provincia.

Certo, abbiamo presenti i lati oscuri che il voto ha fatto emergere e che sono preoccupanti per questa democrazia.

La maggioranza astensionista che si è formata, espressione di un allontanamento dalla Repubblica che non è più vista come il soggetto che garantisce l’inclusione di tutti come previsto dall’art 3 della nostra Costituzione.

Sono gli effetti delle politiche monetariste, succubi al liberismo finanziario globale, che l’Europa ha predicato e che i governi nazionali hanno perseguito per tanti anni, provocando lo spappolamento sociale e la distruzione del modello di welfare europeo.

Cosa significhi per una democrazia la rinuncia alle politiche di inclusione vogliamo ricordare/ricordarcelo con le parole di un avversario politico del passato, di un democristiano come Aldo Moro, che all’ultimo congresso del suo partito a cui partecipava, ammoniva che l’incapacità di includere nella Repubblica democratica l’emarginazione significa la progressiva delegittimizzazione della stessa.

Poi il voto alla destra xenofoba ed autoritaria che si è espresso sulla Lega, con un linguaggio truculento, con la disattenzione alle regole nazionali ed internazionali; insomma con un fascismo da XXI secolo che preoccupa per le sue dimensioni.

Manca ancora una forza di sinistra capace di avanzare proposte e costruire consenso per arginare questi fenomeni.

La litigiosità, l’incapacità di vedere in prospettiva, l’annullamento degli spazi tradizionali di costruzione dell’identità (anche questo ha provocato la crisi del manifatturiero) rendono difficile questo percorso.

A Livorno, pur con limiti dovuti anche ai tempi ristretti con cui il progetto di Sì Toscana a sinistra è partito, abbiamo dimostrato – in particolare sulla costruzione della lista – che è possibile tenere aperto dialogo tra tutto ciò che esiste a sinistra.

A livello nazionale, dall’iniziativa di Landini alla novità della sempre maggiore fuoriscita di compagne e compagni del PD che non intendono abbandonare il confronto politico, qualcosa si muove.

Noi non crediamo possibili scorciatoie organizzative, dettate certo dalla buona volontà di tutti e dall’agenda politica imposta dagli “altri”.

Crediamo invece che si debbano tenere aperte sedi comuni di discussione, di confronto, di ricostruzione di una risposta di sinistra alla crisi sociale e democratica.

Coerentemente anche a quanto affermato a livello nazionale, Se Livorno si mette a disposizione di questo confronto.

Partiamo".

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