L'Irlanda è diventata col voto di sabato scorso il ventunesimo paese al mondo ad aver legalizzato i matrimoni omosessuali. L'Italia è oggi uno degli ultimi paesi dell'Unione Europea dove non esiste nessun riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali. Oggi a Pisa le Sentinelle in piedi manifestano per la difesa della "famiglia tradizionale".
Penso che sia ormai chiaro quanto sia cambiato in profondità negli ultimi dieci anni il modo di concepire la vita delle famiglie, la sessualità, le questioni legate alle differenze di genere e all'orientamento sessuale. Riconoscere e rispettare le diversità e la libertà di ognuno è la condizione per rispettare la libertà di tutti e il ritardo che l'Italia ha accumulato su queste questioni rende il nostro paese meno libero, meno moderno, meno capace di accogliere e promuovere l'innovazione in ogni campo.
Il Partito Democratico e questo governo devono dare seguito nel più breve tempo possibile all'approvazione di norme sulle unioni civili che consentano alle coppie omosessuali di accedere a tutti i diritti (reciproca assistenza, eredità, possibilità di adozione, reversibilità delle pensioni) di cui godono le coppie eterosessuali e che questo debba essere il primo passo per riconoscere il diritto al matrimonio tra coppie omosessuali.
Pensiamo che su questi temi, in Italia non meno che in Irlanda, la coscienza diffusa nella società sia molto più avanzata di quella che si esprime nelle decisioni politiche, ma siamo anche convinti che uno stato democratico abbia il dovere di garantire diritti di questo tipo anche qualora si trattasse di tutelare delle minoranze.
La manifestazione delle Sentinelle in piedi non rappresenta neanche il mondo cattolico, in cui si è aperta una importante riflessione sui temi della coppia e della famiglia, che è stata richiamata in molte prese di posizione di papa Francesco e nelle stesse, pacate considerazioni sul referendum di sabato dell'arcivescovo di Dublino.
A Pisa ci sono, in tutte le forze politiche democratiche, fra gli uomini e le donne di ogni fede e di ogni estrazione culturale, nel mondo della cultura, le risorse per contrapporre alle Sentinelle in piedi, nell'assoluto rispetto della legalità e della non violenza, la storia di questa città nel secondo dopoguerra. Che è stata la storia di una città capace di integrare generazioni, provenienze, culture, mentalità diversissime, e che certamente vuole continuare ad esercitare questa capacità.
Fonte: Ufficio Stampa
