Un medico iraniano, la dottoressa Atefeh Raoofi, specialista in Medicina interna, è stata per un mese ospite in Aoup, dove ha frequentato alcune realtà ospedaliere per acquisire una serie di informazioni utili ad allestire nel suo Paese un percorso integrato e multidisciplinare per i pazienti oncologici. L’esperienza ‘pisana’ è stata possibile grazie a un incontro, avvenuto qualche mese fa a Madrid, al Congresso europeo di Oncologia (Esmo), fra il dottor Andrea Antonuzzo, responsabile delle terapie di supporto del Polo oncologico dell’Aoup e il responsabile dell’Oncoematologia dell’ospedale di Teheran. In quell’occasione sono stati presi contatti per inviare a Pisa un medico che potesse osservare l’organizzazione delle cure che ruotano intorno al paziente oncologico e esportare il modello negli ospedali di Teheran. La dottoressa è stata così all’interno del Polo oncologico all’ospedale Santa Chiara (nella foto), dove ha frequentato gli ambulatori dedicati alle terapie di supporto al paziente oncologico, in caso di tossicità dovute ai trattamenti chemioterapici.
Ha osservato quindi il modello organizzativo messo in atto in tutte le situazioni in cui occorra intervenire sui sintomi e sui trattamenti alternativi, in caso di effetti collaterali dovuti a particolari intolleranze ai farmaci somministrati o alla compresenza di altre patologie. Ha inoltre frequentato gli ambulatori oncologici di prime visite, follow-up e gli incontri multidisciplinari svoltisi all’interno della struttura. Ha fatto inoltre visita al Centro senologico diretto dalla dottoressa Manuela Roncella, polo di riferimento per la patologia mammaria per tutta l’area vasta, uno dei primi centri clinici sorti proprio con l’obiettivo di offrire al paziente un percorso multidisciplinare diagnostico-terapeutico e riabilitativo integrato, in un’unica sede, dove sono garantiti tutti i passi da compiere per ottenere le migliori cure possibili. Durante la permanenza a Pisa il medico iraniano ha visitato inoltre l’Unità operativa di Geriatria, diretta dal professor Fabio Monzani e l’Hospice dell’Azienda Usl 5 di Pisa, diretto dalla dottoressa Angela Gioia.
Tutto questo periodo è stato coordinato dal dottor Antonuzzo, in accordo con i direttori delle Unità operative di Oncologia medica 1 e 2 e dalla dottoressa Mojgan Azadegan della Direzione medica di presidio. Si è discusso anche di possibili future collaborazioni con l’Università di Teheran per implementare la ricerca oncologica e migliorare l’assistenza ai pazienti, compresa l’ipotesi di attivare un percorso di “second opinion” tramite teleconferenza, per discutere i casi più controversi