Andando in giro per le aziende del Comprensorio si rileva quante difficoltà siano costrette a fronteggiare ogni giorno le piccole e medie imprese e gli artigiani.
La crisi economica della Toscana non è figlia della crisi internazionale ma di 3 fattori che caratterizzano la struttura di governo della Regione:
1)burocrazia elefantiaca
2)tasse troppo alte per imprese e famiglie
3)presenza eccessiva del pubblico nel mercato
Il peso complessivo del fisco sulle piccole imprese e sugli artigiani nel 2014 è arrivato al 63,1%. Occorre lavorare fino al 29 settembre per pagare le tasse.L’IRAP( imposta regionale sulle attività produttive) nel 2014 ha prelevato dalle tasche di chi crea lavoro la bellezza di 2 miliardi e 380 milioni, con un aumento dall’anno precedente di 120milioni.
L’IRPEF regionale ha prelevato nel 2014 dalle tasche delle famiglie ben 743 milioni, riducendo di fatto i redditi di 10 miliardi, con conseguente erosione del potere d’acquisto.
Ben 49 milioni di euro li abbiamo pagati per l’addizionale regionale sul metano e 354 milioni sono andati in tasse automobilistiche, di cui solo 17 milioni riversati all’Erario.
I costi della burocrazia in media per ogni azienda sono di 12.000 euro l’anno mentre la tassazione dei rifiuti ha avuto di anno in anno una crescita esponenziale addirittura insostenibile per certi tipi di attività, basata su coefficienti non reali.
Noi vogliamo:
1) Diminuire la spesa pubblica e destinare le risorse alla riduzione progressiva delle tasse sul lavoro e sulle famiglie
2) Sostenere le piccole e medie imprese con l’accesso concreto ai finanziamenti comunitari,con la semplificazione amministrativa, con l’internazionalizzazione e il riconoscimento del Made in Tuscany.
3) Rendere obbligatoria per i Comuni la previsione di tariffe TARI commisurate alla qualità e alla quantità dei rifiuti.
Letizia Quaglierini Candidata di Forza Italia al Consiglio Regionale per il Collegio di Pisa