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Terapia intensiva neonatale della nuova maternità: presentato il progetto Nidcap

È stato presentato oggi, presso l’Aula Margherita della Maternità dell’Ospedale di Careggi, il progetto NIDCAP (Newborn Individualized Developmental Care and Assessment Program) a sostegno delle cure neonatali, recentemente avviato all’interno della Terapia Intensiva Neonatale (TIN) dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria. GE Oil & Gas conferma il proprio legame con il territorio toscano e sostiene il progetto attraverso la formazione di 2 neonatologi e 2 infermieri del reparto di Terapia Intensiva Neonatale.

Al termine di un percorso formativo di tre anni, in collaborazione con il Policlinico di Modena, unico Training Center NIDCAP in Italia, i professionisti certificati NIDCAP porteranno le proprie competenze e la nuova metodologia all’interno di una delle maggiori aziende ospedaliero universitarie italiane, contribuendo allo sviluppo della Nuova Maternità di Careggi quale polo di eccellenza all’avanguardia nell’ambito del trattamento dei neonati critici e pretermine.

“Siamo lieti e orgogliosi di sostenere l’Ospedale di Careggi e il reparto di Terapia Intensiva Neonatale in un progetto di cui abbiamo percepito l’importanza anche per l’esperienza diretta di alcuni nostri colleghi” ha dichiarato Massimo Messeri, Presidente di Nuovo Pignone. “Il contributo per la formazione dei professionisti NIDCAP si inserisce in un più ampio programma di GE Oil & Gas di impegno sociale e di supporto attivo a realtà del territorio che si occupano di sviluppo della comunità in ambito educativo, sociale e sanitario; ogni anno, infatti, collaboriamo con organizzazioni del terzo settore ed enti di ricerca per far sì che la responsabilità sociale non sia solo parte astratta della nostra mission, ma bensì un sostegno concreto alla comunità in cui operiamo.”

Il metodo NIDCAP è attualmente considerato lo strumento più valido e utilizzato al mondo in grado di proteggere lo sviluppo cerebrale dei nati pretermine in terapia intensiva e sub intensiva. L’obiettivo di questa metodologia medica all’avanguardia, nella definizione del Council on Children with disabilities del 2007, è di individuare strategie di accudimento specifiche per ridurre e contenere lo stress del neonato, promuovere la sua stabilità neurovegetativa, motoria, comportamentale e dell’autoregolazione. Il fine è quello di sviluppare il potenziale di crescita del neonato, le sue capacità psicomotorie e relazionali future. E’ un modello che considera il neonato pretermine un collaboratore attivo del proprio sviluppo ed anche la famiglia di appartenenza diventa parte integrante ed insostituibile del processo di cura.

La formazione ha, dunque, un ruolo cruciale in quanto offre agli operatori strumenti necessariper poter affrontare situazioni complesse che comportano sempre un elevato coinvolgimento emotivo. Nella TIN, infatti, la gestione delle emozioni riveste un ruolo cruciale ed è fondamentale aiutare i genitori a trasformare le proprie preoccupazioni in energia per il neonato.

Sono oltre 500 i ricoveri all’anno nella terapia intensiva e sub intensiva della Nuova Maternità di Careggi per neonati anche sotto i 500 grammi. Circa il 40 per cento dei neonati molto pretermine della Toscana, ossia di età gestazionale inferiore alle 30 settimane, sono ricoverati in questa struttura d’eccellenza alla quale è consentito, in qualunque momento, il libero accesso dei genitori.

Per maggiori informazioni e riferimenti di letteratura medica, si veda la scheda di dettaglio sul progetto o il sito http://nidcap.org/en/

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