Disordini ad Expo, il sindacato di polizia: "La questura mandi agenti a Milano"

Una volante della Questura di Pisa

Alla luce dei disordini verificatisi a Milano il 1 Maggio, durante l'inaugurazione dell'Expo, riteniamo che andrebbero riviste alcune norme prevedendo l'arresto differito per chi durante le manifestazioni pubbliche si rende autore di disordini, quale misura interdittiva sul modello del Daspo, tale da impedire a simili soggetti la partecipazione alle manifestazioni di piazza. Serve quindi l'arresto in flagranza differita come avviene per i c.d. reati da stadio.

Quando ci si presenta, unendosi, arbitrariamente, ai vari cortei autorizzati, con il volto travisato mettendo a ferro e fuoco i centri urbani e provocando danneggiamenti, vi è la necessità di un giusto aggravamento delle sanzioni che attualmente sono inique ed inefficaci.

Importante sarebbe anche la creazione di aggiornate banche dati europee, con continui scambi di informazioni tra le forze di polizia dell’Unione Europea a cui far seguire interventi congiunti sul versante preventivo/repressivo tesi ad individuare e punire i più facinorosi che, da tutta Europa, raggiungono i luoghi in cui si svolgono eventi a carattere globale.

Anche la violenza verso le persone, comprese le forze dell'ordine, deve trovare un necessario equilibrio normativo poiché i reati contro l'ordine pubblico consistono, ad oggi, in ipotesi inefficaci, tanto più nei casi di violenza gratuita come quelli visti a Milano. In tale ottica anche la gravita delle condotte che riguardano i reati contro gli operatori di Polizia andrebbero riviste e aggiornate in tal senso.

Infine è notizia di questi giorni che anche la Questura di Pisa contribuirà nel fornire supporto ai servizi di polizia connessi all'evento Expo inviando nei prossimi mesi a Milano proprio personale specializzato.

 

Fonte: Silp Cgil di Pisa

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